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L’intervista alla psicologa Laura Perrini sugli effetti psicosociali della Pandemia sui giovani

laura perrini

Intervista a filo diretto con la psicologa Laura Perrini sugli effetti psicosociali nei giovani durante la pandemia. 

a cura di Maria Sole Lupi

A fronte di un periodo particolarmente stressante per le nuove generazioni a causa della pandemia Covid-19, da marzo dello scorso anno sono incrementante le richieste d’aiuto di supporto psicologico di circa il 70%. A sostenerlo è la brillante psicologa e psicoterapeutica veliterna, la dott.ssa Laura Perrini, intervistata in esclusiva per il nostro giornale. 

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La dott.ssa Laura Perrini

Secondo la dottoressa, coloro che stanno accusando maggiormente l’epoca pandemica sono gli adolescenti, gli under 30 e in particolare le giovani coppie (conviventi o appena sposate) che avevano appena iniziato il proprio percorso di indipendenza economica e di vita e sulle quali il vivere insieme h 24 e, in alcuni casi affrontare addirittura la perdita momentanea del posto di lavoro, ha indubbiamente alterato gli equilibri.

«Io mi rendo conto di non renderla/o più felice» è una frase ricorrente per la psicologa che si trova a fornire sostegno alle giovani coppie. La psicologia, in questo caso, sviluppa degli approcci più approfonditi per superare le emergenze.

Attualmente, come suggerisce la dottoressa Laura Perrini, l’emergenza COVID-19 impone però agli stessi specialisti di cambiare modo di approcciarsi al problema.

«Ciò che sto utilizzando in questo periodo, oltre all’analisi e alla risoluzione immediata del problema, è coadiuvare il tutto con delle tecniche di rilassamento per aiutare a scaricare il surplus di emozioni e di ansia che genera queste défaillances. Si tratta di applicare alla psicologia classica del training autogeno e delle suggestioni simil ipnotiche utilizzando l’ipnosi come approccio aggiuntivo del metodo scientifico».

Come sostiene la dottoressa, «la terapia sicuramente aiuta a centrare il problema e a capire come lavorarci sopra, nel riconoscersi nuovamente sia come persona che in quanto coppia» e si è rivelata centrale in un periodo pandemico in cui i comportamenti depressivi e i disturbi hanno teso ad acuirsi.

Tra i principali effetti negativi emersi a causa della pandemia e del lockdown, la dott.ssa Laura Perrini mette al primo posto la perdita delle certezze, che è causa di un forte disequilibrio nell’essere umano, il quale non ama le incertezze e viene disorientato dalla mancanza di prospettive future.

A questo si aggiunge la privazione della socializzazione dei più giovani che deriva dalla lontananza dall’istituzione scolastica, dal venir meno dei luoghi e delle possibilità di incontro con i coetanei e dalla mancata frequenza di palestre o di altre attività praticate nel tempo libero.

«Quindi il giovane si ritrova ad affrontare la propria crescita da solo, con dei modelli di riferimento che sono quelli dati dai media e che non sono dei modelli realistici. Il giovane si perde in dei modelli in cui non ci si riconosce e tutto emerge come amplificato e stravolto».

Diceva Aristotele “L’uomo è un’animale sociale”. L’essere umano ha bisogno di socializzazione per riconoscere sé stesso rispetto agli altri. Emerge, infatti, da questa mancanza di contatto sociale indotta dalla realtà pandemica, quello che la psicologa definisce come la “spersonalizzazione” dell’Io: «è come se tu a un certo punto ti guardi allo specchio e i pezzi non li vedi più, sono messi in disordine e quando provi a riordinarli non ci riesci o distorci una parte di te». 

Per questo motivo, aggiunge: «nel mio approccio tendo a far ritrovare al paziente la propria identità, a riconoscersi e a ritrovare una propria posizione all’interno del proprio spazio vita, ossia al posto giusto sulla base delle possibilità del momento, facendo scoprire di nuovo loro stessi. Tendo a far tirare fuori le proprie potenzialità nel miglior modo possibile, facendo riacquistare la fiducia in loro stessi e nel guardare positivamente al futuro». 

Tra le altre attività, utili quotidianamente ad agevolare l’uscita dalle situazioni di impasse: «Ai miei pazienti consiglio sempre di lavorare molto sulla respirazione, perché la respirazione è il fondamento di tutto, respirando canalizziamo le nostre energie in un determinato modo. Fare training autogeno e focalizzarsi sulla respirazione, cercare di isolarsi per dieci minuti al giorno in un posto riservato respirando e facendo delle visualizzazioni secondo le mie indicazioni ha l’obiettivo di far raggiungere un minimo standard di quiete. Consiglio di imparare ad adottare la respirazione come strategia da utilizzare in situazioni di emergenza proprio per potersi riequilibrare. Consiglio anche di imparare a vedere sempre le cose da prospettive diverse perché questo migliora la motivazione e le possibilità per sé stessi, aiutando a evitare attacchi di panico e a confrontare diverse via di uscita». 

Tra i consigli della psicologa e psicoterapeuta Laura Perrini vi è quello di «non perdere mai di vista se stessi, dobbiamo ricordarci che siamo degli esseri in continua evoluzione. Siamo esseri pieni di potenzialità e la chiave per stare bene ce l’abbiamo solo noi. Quindi, quando tutto ci sembra impossibile, dobbiamo ricordarci che nulla è impossibile. Raccomando a chi ha volontà di uscirne fuori di chiedere aiuto perché ci siamo noi. Incoraggio a non avere paura e vergogna, bensì di chiedere». 

Si è conclusa la nostra approfondita e interessante chiacchierata ricordando un importante appuntamento, che si terrà il 10 dicembre, alle 21, in diretta sulla pagina Facebook della dottoressa Laura Perrini, assieme alla biologa nutrizionista veliterna dott.ssa Paola Ierussi, in cui verranno discussi una serie di consigli utili per superare le difficoltà di questo momento.

Consigliamo, a chiunque fosse interessato, di non perderlo. 

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