“Un Natale unico, senza precedenti, diviso tra la voglia di normalità e la paura delle conseguenze che questa può comportare” inizia così la riflessione della sindaca di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, in merito al Natale alle porte, all’insegna dell’emergenza coronavirus.
“Fortunatamente a Castel Gandolfo oggi registriamo 34 casi contro i 48 di fine novembre, ed anche in Italia il numero dei contagiati continua a scendere, ma sappiamo bene che è necessario non abbassare la guardia per evitare il rischio di una brusca risalita dei contagi. Una terza ondata non sarebbe più sostenibile a livello sanitario ma anche sociale, e per questo condivido la linea del rigore del Governo.
Ma non condivido la scelta di evitare gli spostamenti tra comuni senza distinzioni, una scelta che penalizza soprattutto gli anziani che stanno soffrendo la solitudine, in isolamento forzato da molti mesi, senza più il piacere della passeggiata al parco, di incontrare gli amici al centro anziani per un ballo o una partita a carte. Cose piccole, ma vitali soprattutto per chi vive solo.E’ giusto mantenere il massimo rigore sulle norme da seguire rispetto al modo di stare insieme, ma non decidere anche con chi si deve stare.
Vietare gli spostamenti tra Comuni limitrofi nelle festività, inoltre, significa anche mettere fortemente a rischio l’economia dei borghi come Castel Gandolfo, dove la ristorazione è un settore trainante.
Mi auguro – ha concluso Monachesi – che il governo rifletta su questi due aspetti per aiutare in particolare le nostre piccole comunità. Perché non siamo tutti uguali, e Castel Gandolfo non può essere paragonato a Roma”.
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