Il gruppo di giovani volontari oggi si è dedicato alla raccolta dei rifiuti nel Bosco del Cerquone
di Sara Cossu
Si è svolta oggi, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, una mattinata di pulizia nel Bosco del Cerquone, organizzata dall’associazione Castelli in green, formata interamente da giovani volontari del luogo.
La zona, accanto alla quale sorgeva il Lago della Doganella, prosciugato negli anni ’70, è area protetta, come ci spiega prima di addentrarci Riccardo Casini, cofondatore del gruppo e studente di “Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi”. Il Cerquone è infatti uno degli ormai pochi esempi di bosco naturale “originario” dei Castelli Romani, composto prevalentemente da aceri, tigli e querce, anziché dagli impiantati castagni che siamo abituati a vedere nei dintorni.
Tuttavia, nonostante la sua importanza storica ed ambientale, anche questo luogo risulta essere l’ennesima vittima dell’inciviltà delle persone, che vi gettano qualsiasi tipo di rifiuto, soprattutto nell’area boschiva più a ridosso del ciglio della strada.
Durante la mattinata sono stati difatti rinvenuti, tra gli innumerevoli oggetti in plastica sparsi sul terreno, anche rifiuti ingombranti quali un lavandino, un’intera marmitta di motorino, due cerchioni di auto, un computer ed un televisore con tubo catodico, tutti prontamente segnalati alle autorità competenti.
Ma per i ragazzi di Castelli in green certe visuali non sono certo nuove: dal marzo di quest’anno si sono tenuti a scadenza mensile incontri altrettanto fruttuosi in tutto il territorio, come ci racconta Filippo Piluso, un altro ragazzo cofondatore: “Quest’estate ci siamo occupati ad esempio delle passeggiate intorno ai laghi di Albano e di Nemi, nonché di Villa Doria. Previ sopralluoghi ed accordi con le amministrazioni comunali, ci dedichiamo soprattutto alle zone che sappiamo essere particolarmente problematiche, anche con l’aiuto delle segnalazioni che ci vengono fatte via social”.
I volontari cercano in queste giornate di svolgere attività di bonifica, accendendo al contempo i riflettori su luoghi altrimenti poco esplorati dei Castelli Romani, senza trascurare, attraverso la collaborazione con esperti in materia, l’aspetto altrettanto importante della divulgazione su temi quali storia del territorio, botanica, educazione ambientale e scientifica.
Non manca ovviamente, poi, lo sguardo al futuro fra i ragazzi, i quali, oltre ad aver programmati anche per i prossimi mesi nuove giornate di pulizia, vorrebbero sicuramente interessare un bacino sempre più ampio di persone. “L’obiettivo nel lungo termine è sicuramente quello di crescere come organizzazione,”, ci dice ancora Filippo, “anche attraverso la partecipazione a bandi, che ci permetterebbero di aprire i nostri orizzonti perfino a livello nazionale”.
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