CRONACA

Velletri – La tragedia di San Martino: nessuna pista è esclusa, l’autopsia potrà essere decisiva

Elena Catalina

C’è attesa per le prime risposte che dovranno arrivare dalle autopsie cui sono stati sottoposti la 36enne Elena Catalina Pinzaru e il suo figlioletto Francesco, di appena 6 anni, venuti a mancare l’altra notte, all’interno dell’alloggio curato dall’associazione San Girolamo Emiliani.

Elena Catalina

Una vicenda che ha generato scoramento e sgomento nell’intera comunità veliterna, affranta per quanto accaduto.

Procedono intanto le indagini, portate avanti dal vicino Commissariato di Polizia, guidato da Luca De Bellis, che si avvarrà anche dell’operato della Polizia Scientifica.

A quanto emerge la donna è stata trovata accasciata a terra, mentre il piccolo è stato rinvenuto sul letto, supino. Ad ucciderli, a quanto emerge, sarebbe stato il monossido di carbonio del “fungo” che li avrebbe dovuti scaldare per la notte.

Nelle ultime ore è emerso che i due avevano la febbre (il piccolo già dalla giornata di sabato) ed erano rimasti nell’alloggio anche la domenica.

Le indagini procedono senza escludere alcuna pista, compresa quella del gesto estremo. Gli inquirenti stanno infatti raccogliendo testimonianze e non sono passati inosservati i post su Facebook del fratello di Elena, che ha scritto un “Che Dio ti perdoni sorellina mia”, che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, per cercare di decifrarne il senso.

Sotto la lente anche lo stato del “fungo”, per capire se possa essere stato oggetto di un malfunzionamento, ma anche gli ultimi giorni di Elena, che per alcuni sarebbero stati più tristi del solito, per lei che sognava una casa ed era in continuo contatto coi servizi sociali, per dare un tetto a se stessa e al piccolino, il cui banco di classe, alle elementari della scuola Novelli, è rimasto desolatamente vuoto, dopo l’immane tragedia, che ha fatto calare il sipario sulla sua giovane vita.

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