Nel venerdì in cui tutta Italia attende di sapere se entrerà in lockdown per queste festività natalizie, apprendiamo che domenica prossima Frascati si appresta ad ospitare il mercatino in Passeggiata. Se a novembre la scelta delle bancarelle espositive – con tutti i crismi e le precauzioni del caso – poteva essere condivisibile, oggi francamente risulta incomprensibile. Opinione condivisa da molti commercianti pronti a scendere sul piede di guerra, soprattutto dopo i controlli degli ultimi due giorni da parte della Guardia di Finanza che ha verificato il rispetto delle disposizioni anticovid da parte degli esercenti del centro.
“Chi farà rispettare le regole? Ci sembra assurdo – dicono in molti – che si preveda di far recuperare proprio sotto Natale e in piena pandemia la giornata di mercato che è saltata agli organizzatori a causa del maltempo la prima domenica del mese. Si è sempre fatto recuperare il mese successivo e ora non se ne vede proprio il motivo. Il Comune parla tanto di aiuti e sostegno al commercio locale ma una decisione del genere di certo non va a nostro favore. Siamo stanchi di certe decisioni dell’amministrazione”.
Una decisione sicuramente presa in punta di legge dai dirigenti preposti, ma che lascia sgomenti rispetto alla sua opportunità e intempestività rispetto ai provvedimenti che il governo si appresta a prendere. “Il dirigente – ha dichiarato il consigliere delegato alle Attività Produttive Mattia Ambrosio – ha autorizzato la manifestazione dopo la richiesta degli organizzatori arrivata mercoledì visto che la Regione Lazio ha sbloccato le attività di mostre mercato all’aperto. Per evitare assembramenti nel centro città il mercato si svolgerà sulla Passeggiata in forma ridotta visto che da 100 gli espositori passeranno a 40 e con un percorso contingentato e obbligatorio che potrà ospitare al massimo 100 persone. Ci sarà in entrata e in uscita il controllo da parte di due steward e verrà lasciata un’area di 2 metri al lato do ve ci soni gli alberi per tutto il viale adibito al passaggio”.
Sarà. Nel frattempo ci interroghiamo sull’opportunità di tale decisione, con la convinzione che non saremo gli unici a farci questa domanda…
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