POLITICA

Monte Compatri – URP, il PD all’attacco: “Dopo 1.000 giorni e più di 200 mila euro investiti, il locale resta chiuso”

urp monte compatri

L’opposizione di Monte Compatri è tornata oggi all’attacco della giunta D’Acuti, affiggendo sulle principali vie del paese manifesti di denuncia sull’immobilismo dei lavori in quella che dovrebbe essere la nuova sede dell’URP in Piazza del Mercato 18

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A Monte Compatri, infatti, per l’attuale locale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, sito in via Placido Martini, l’Amministrazione paga un affitto di circa 8.000 euro annui, stando a quanto dichiarato dall’Assessore Di Franco, e questo aveva convinto la giunta D’Acuti ad indire – nell’ormai lontano 2017 – un bando per acquistare nelle vicinanze di Tinello Borghese un locale da adibire a sede dell’URP. La gara fu attiva dal 27 aprile al 31 maggio del 2017 e ben 8 punti venivano assegnati ai locali che rispondevano al criterio di vicinanza (fino a 30 metri) alla sede di Tinello Borghese. Allo scadere del bando, l’unica proposta pervenuta fu quella della Rosa Immobiliare per un seminterrato di 55 mq sito nella stessa Piazza del Mercato in cui ha sede anche il Comune ad un prezzo di € 93.000.

Il 23 marzo 2018 avvenne l’acquisto del locale cui corrispose l’accensione di un mutuo fino al 2038 presso la Cassa Depositi e Prestiti, con un tasso di interesse al 3,37%. Il prezzo dell’immobile, a prima vista abbastanza oneroso, venne giustificato all’Agenzia del Demanio con una relazione in cui si sosteneva che “lo stato di manutenzione dell’immobile risulta, alla data del sopralluogo e per l’uso a cui era destinato, in buone condizioni e necessita di una manutenzione ordinaria per quanto riguarda le finiture”.

Stando alle previsioni, dunque, il locale non necessitava di grandi lavori e l’amministrazione contava così di rimanere in quei 120.000 euro che costituivano l’importo massimo spendibile per la nuova sede URP, sancito con la Delibera di Consiglio Comunale n.24. Il progetto fu ampiamente promosso e sostenuto dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore ai Lavori Pubblici Adriano Di Franco, che al tempo dichiarò: “L’attuale sede di via Placido Martini costa alle casse di Palazzo Borghese oltre 8mila euro all’anno per l’affitto. La rata del mutuo ventennale, acceso per l’acquisto, è pari a poco più di 7mila euro ogni 12 mesi: in poco più di 10 anni, la spesa sarà così totalmente ammortizzata, garantendo un cospicuo risparmio economico per le casse dell’Ente, guidato da Fabio D’Acuti Sindaco”. 

Lo stato dell’immobile, tuttavia, con il tempo si è dimostrato più rovinoso del previsto e ai costi dei lavori già previsti si è aggiunta nel 2019 la spesa per il rifacimento del solaio: ulteriori 18 mila euro, di cui la metà a carico del Comune e i restanti a carico del proprietario dell’appartamento sovrastante. Anche in questo caso Di Franco intervenne, garantendo una riqualificazione rapida, ma i lavori all’interno del locale non sembrano terminare, tanto da costringere il Comune, con Determinazione n.44 del 28/09/2020, a prorogare il contratto d’affitto per la vecchia sede di via Placido Martini fino al 31 gennaio 2021.

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Dall’ormai lontano 23 marzo del 2018 sono trascorsi 1000 giorni e la serranda del “nuovo” locale URP resta abbassata. Monte Compatri Bene Comune decide così di rendere pubblica la vicenda, facendo un conto dettagliato delle spese sostenute dal Comune – e quindi dai cittadini monticiani – per un immobile di cui ancora oggi non si usufruisce: “Ricapitolando: 93.000 € l’acquisto, 40.000 € la ristrutturazione, 10.000 € la messa in sicurezza del solaio, 45.000 € l’interesse sul mutuo e 6.000 € le spese notarili. Non finisce qui – scrivono da Monte Compatri Bene Comune -. Il costo relativo alla proroga dell’attuale locale in uso, considerati i circa 32 mesi di proroga ad un canone di 670 €/mese, fa sì che al totale dell’operazione URP debbano aggiungersi 22.000 €”. Insomma, a conti fatti, “il nuovo locale URP costerà alla Comunità di Monte Compatri circa 216.000 €, pari a 4.000 € al mq”, in barba al budget di 120.000 € fissato nella Delibera n.24 e alla grave crisi economica che molti cittadini monticiani stanno vivendo.

Elena Campolongo

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