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Terremoto in Croazia: ecco come le onde sismiche si sono propagate sino all’Italia

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Ieri la Croazia è stata devastata da un forte sisma. La scossa è stata avvertita fino al Centro-Sud Italia generando panico ed apprensione. Ma come mai un terremoto in una zona così lontana, seppur forte, è stato percepito qui?

Grazie all’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV), che monitorando costantemente il territorio raccoglie grandi quantità di dati, è possibile comprendere meglio quali sono i meccanismi che seguono un evento sismico ed in particolare come le onde si propaghino sul suolo.

La propagazione delle onde sismiche

L’epicentro del sisma di magnitudo Mwp=6.4 è stato localizzato  in una zona a 3 chilometri da Petrinja e circa 47 chilometri a sud-est dalla capitale Zagabria. La distanza dal confine italiano (in linea d’aria) è di circa 200 chilometri e di poco più di 500 da Roma.

Lo studio condotto dall’INGV mostra, in un video, come le onde si sono propagate a partire dall’epicentro in tutte le direzioni.


Vediamo come interpretare l’animazione della propagazione delle onde sismiche. Innanzitutto, va detto che in questo video viene rappresentata la propagazione delle onde sulla superficie e cioè come il terreno si muove al passaggio delle onde sismiche.

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Nel video il colore blu indica che il suolo si sta muovendo verso il basso, il colore rosso indica che il suolo si sta muovendo verso l’alto L’intensità del colore indica invece la velocità con cui il terreno si sposta in una direzione o nell’altra. Più il colore è intenso più questo si sta spostando velocemente.

Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale e nel video vengono rappresentati i primi 3 minuti dal momento iniziale del sisma.

Infine è da notare che, a secondo di dove passano le onde, l’intensità di una stessa onda (cioè la circonferenza con punti equidistanti dal epicentro) è diversa. Questo dipende dal tipo di suolo che l’onda sta attraversando. Infatti, ad ogni particolare densità del suolo, che dipende dalla sua composizione, vi è una frequenza di risposta diversa.

Per questo motivo, a grandi distanze, a luoghi diversi equidistanti dal epicentro, corrispondono diverse percezioni.

Paolo Colò

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