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Nei Ristoranti dei Castelli Romani successo di Delivery e Take away per le feste – LE TESTIMONIANZE

famiglia morelli

Tra le diverse eredità che il 2020 ci lascerà, il grande successo dei format del food delivery e del take away, si aggiudica sicuramente un posto sul podio. Nonostante non possano essere considerate delle
novità, dal momento che la consegna a domicilio ed il ritiro del cibo direttamente al ristorante erano già un’abitudine di diversi italiani, nel 2020 hanno radicalmente rivoluzionato il modo di consumare cibo,
assumendo i tratti di un’esigenza dettata dalle circostanze, che è diventata un vero e proprio fenomeno popolare.

Secondo un rapporto dell’osservatorio di JustEat – colosso del cibo a domicilio – pubblicato lo scorso
Ottobre 2020, l’identità digitale della ristorazione italiana cresce esponenzialmente, registrando un
aumento del +30% dei ristoranti presenti sull’app (JustEat) di consegna a domicilio. Ma la crescita riguarda il food delivery in generale, che ad oggi rappresenta tra il 20% e il 25% dell’intero settore del domicilio. Un incremento notevole rispetto al 2019, merito delle province e delle piccole realtà fuori dalle grandi città come Roma e Milano, i cui abitanti, dopo il Lockdown, hanno preso confidenza con questi servizi, non essenziali fino a poco tempo prima.

pranzi da asporto


Ad ordinare da app come JustEat, è il 28% degli Italiani. Mentre il 12% ha preferito usare il sito o l’app del
Ristorante, Negozio o Fast-food di turno, oppure ha effettuato l’ordine tramite social, WhatsApp o
telefono. Questi dati li ha forniti un’analisi dell’Osservatorio “The World After Lockdown” (il mondo dopo il Lockdown), curato da Nomisma e Crif. Ma l’informazione più importante ci arriva dal Rapporto Coop 2020: Il giro d’affari del Meal Delivery ha raggiunto in Italia i 760 milioni di euro con un incremento del +19% rispetto al 2019.

E anche il nostro territorio, dove a farla da padrona è Appeteat, non è stato da meno, con dati decisamente rassicuranti, che hanno generato un altro fenomeno tutto contemporaneo: la consegna a
domicilio o l’asporto per la cena della Vigilia e del pranzo di Natale.

Si sa, per gli italiani rinunciare alle
tradizioni è quasi blasfemia. E per chi aveva come tradizione di Natale la cena o il pranzo al ristorante,
vietati dall’ultimo DPCM Natalizio, grazie a delivery e take away non ha rinunciato alla tradizione, seppur
cambiando location.

Un vero e proprio trend del Natale 2020, che probabilmente riscuoterà lo stesso
successo per il Capodanno.

A raccontarci l’andamento di questo nuova usanza, nel territorio dei Castelli Romani, sono direttamente alcuni ristoratori che hanno scelto di adottare queste formule per mettere a disposizione la loro cucina nonostante i divieti imposti dall’ultimo DPCM.

paolo cacciani
Paolo Cacciani

Paolo Cacciani, Ristorante “Cacciani”, Frascati:
“Delivery e Take Away a Natale sono andati molto bene. Questo perché siamo riusciti a trovare una formula che permettesse direttamente ai nostri amici clienti, che ci hanno scelti anche in questa occasione, di ultimare la cottura dei piatti, consentendogli di gustare un piatto caldo appena preparato. Abbiamo
effettuato consegne in tutti i Castelli e a Roma, ricevendo molti complimenti. È stato bello entrare nelle case delle persone in un momento così intimo. Ma il grande risultato che abbiamo raggiunto, seppur
utilizzando questa formula sicuramente più complicata rispetto alla ristorazione tradizionale, è stato quello di non abbandonare il nostro lavoro, e non lasciarsi andare ad una depressione che può facilmente essere indotta da questi legislatori così poco accorti nel vietare tutto all’improvviso, senza dare un preavviso sufficiente”.

sara scarsella
Sara Scarsella

Sara Scarsella, Ristorante “Sintesi”, Ariccia:
“Sotto Natale abbiamo pensato ad una box limited edition ed il Delivery ha funzionato molto bene.
Decisamente meglio rispetto alle box che offrivamo sotto lockdown, probabilmente per il fatto che
avevamo appena aperto e che oggi invece abbiamo conquistato la fiducia dei nostri clienti. Il successo di
Natale non ce lo aspettavamo, ma siamo stati contenti. Il 24 eravamo Sold Out. Abbiamo effettuato
consegne anche sul territorio dei castelli ma è stato su Roma che abbiamo lavorato molto.

Il 25 abbiamo lavorato abbastanza, considerando il fatto che non ci siamo potuti muovere in anticipo con campagne
pubblicitarie e di sponsorizzazione social, dato che ci hanno chiusi solo quattro giorni prima di Natale. Ci
siamo adattati velocemente, ma il tempo non è stato abbastanza. Comunque abbiamo effettuato delle
consegne, nonostante queste difficoltà tecniche. Sottolineo che è una fatica per noi, come immagino per gli altri ristoratori, dedicarsi al Delivery. Ci vuole molta organizzazione, specialmente se è una cosa che non si è mai fatta prima.

La speranza rimane quella che la gente possa tornare normalmente a mangiare nei
ristoranti, abbandonando Delivery e Take away come unica opzione possibile”.

alain rosica
Alain Rosica

Alain Rosica, Ristorante “Belvedere 1933”, Frascati:
“Il Delivery Natalizio è stata una piccola dimostrazione di quanto i nostri clienti tengano a sostenerci, anche
da casa. Per i giorni festivi le persone hanno scelto la ristorazione locale, e noi gli siamo veramente molto
grati per questo. In particolare, il Belvedere ha ricevuto un ottimo feedback dai clienti che erano soliti
passare il Natale al ristorante. C’è ancora molto lavoro da fare nel territorio dei Castelli per quanto riguarda
l’organizzazione delle consegne. Ci sono già delle piccole iniziative in moto.

Spero possa essere d’aiuto, senza toglierci grandi percentuali di guadagno. Purtroppo sappiamo che i grandi colossi delle consegne fanno da padrone in questo settore, privando i locali, messi alle strette, di una sostanziale parte di profitto, costretti poi a tagliare i costi su altri aspetti fondamentali, come l’acquisto delle materie prime.
Probabilmente si rischia di convertire tutti allo street food, ad una cucina da strada, per non rinunciare alla
qualità delle materie prime. È più giusto lavorare con prodotti locali dedicandosi al Delivery in modo più
equo”.

famiglia morelli
La Famiglia Morelli

Daniela Morelli, figlia dello chef Benito Morelli (“Benito al bosco” e “Casale della Regina”, Velletri):
“Sicuramente, se pensiamo agli anni precedenti e alle sale piene dei nostri ristoranti, non possiamo dirci
soddisfatti: nonostante il Delivery, i numeri non sono stati di certo gli stessi. Per quanto riguarda Il
ristorante Benito al Bosco abbiamo deciso di non effettuare il servizio di delivery per il 25 dicembre, che
abbiamo invece offerto tramite Casale delle Regina. Per la cena della vigilia, il servizio di delivery lo offriamo in realtà tutti gli anni e quest’anno le richieste da parte dei clienti abituali ci sono state, mantenendosi stabili”.

La nota positiva che accumuna tutte le testimonianze riportate, è il sostegno della clientela abituale, a
dimostrazione del fatto che, malgrado i tanti impedimenti, almeno dai clienti, i ristoratori non vengono lasciati soli.

Veronica Falcone

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