Cultura

La Guida dei Castelli Romani di Repubblica tra valorizzazione ed omissioni. Le rivendicazioni da Velletri e Rocca di Papa

guida castelli romani

Ha avuto molta eco la prima Guida di Repubblica dedicata ai Castelli Romani e Monti Prenestini, uscita in edicola lo scorso 29 dicembre. Un volume di circa 240 pagine – finanziato dalla Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini -, che raccoglie racconti d’autore, interviste, itinerari e indirizzi utili dove mangiare e dormire, con l’intento di raccontare un territorio a pochi chilometri da Roma.

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Vi sono meraviglie storiche, artistiche, archeologiche, itinerari e paesaggi mozzafiato che attraversano il Parco dei Castelli Romani. Vi si ritrovano esponenti di preziose tradizioni, come Margherita Pistelli, la più giovane maestra infioratrice di Genzano, Alfredo Sannibale, ultimo bottaio di Albano Laziale, sportivi del calibro di Marta Bastianelli di Lariano, personaggi come l’attrice comica Lucia Ocone di Albano, ed esperti e studiosi come Catalina Curceanu, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati e Luca Attenni, direttore del Museo di Lanuvio che racconta il “suo” tempio di Giunone Sospita ed il rito del serpente, testimoniato dalla stipe votiva di Pantanacci.

“A due passi da Roma – ha presentato così il volume Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica – si spalanca un mondo che riesce a compensare e sublimare le fatiche metropolitane e che spalanca i propri pratoni, i propri laghi e i propri angoli della natura e del buongusto a quanti amano recuperare i ritmi della lentezza a due passi dalle costrizioni, dalle suggestioni, dalle paranoie e dai ritmi metropolitani”.

Una guida che, sebbene rappresenti un approfondimento sulle vocazioni e peculiarità del territorio dei Castelli Romani e Monti Prenestini, e della sua capacità attrattiva in termini di turismo ambientale, culturale, sportivo ed enogastronomico, non ha accontentato tutti.

Un volume che, beninteso, non poteva rappresentare una tuttologia dell’immenso patrimonio dei Castelli Romani, sebbene non sono mancate critiche. Da Velletri soprattutto, molto poco rappresentata tra le pagine della Guida, se non fosse per le citazioni di Gian Marco Tognazzi, attore figlio dell’indimenticato Ugo, con la sua azienda vitivincola “La Tognazza” ed il Museo dedicato al padre, e la celebre cucina di Benito Morelli e il suo Benito al Bosco. Del resto, lo stesso Aurelio Picca, tra gli autori della guida, nato e cresciuto proprio a Velletri, ne parla come un comune “incorporato a forza ai Castelli”.

Inutile cercare tra le 240 pagine un accenno al Sarcofago, alla Pallade, alla Lamina volsca, alla Croce veliterna, alla Torre del Trivio, il Museo Civico, il Diocesano, la Casa delle Culture, l’area delle Stimmate” sono le rivendicazioni che arrivano amaramente dai veliterni, tramite Silvia Sfrecola Romani, unitamente alla scarsa considerazione verso le tradizioni e festività locali. Cenni di Velletri però si ritrovano negli itinerari del gusto, con i Carciofi alla Matticella. Ma nulla di più, tanto da lasciare l’amaro in bocca a tanti cittadini veliterni, consapevoli di un patrimonio che merita di essere valorizzato e riconosciuto, in primis da chi lo vive.

Scuotimenti di capo sono arrivati anche da Rocca di Papa. Un territorio, questo, che è rientrato a buon diritto negli itinerari naturalistici sulla via Sacra, ai piedi di Monte Cavo (nonché culinari con le “Ciambelle degli Sposi” e culturali con il giornalista e scrittore Lugi Jovino) ma colpevolmente omessa quando si parla della tradizione equestre e del rinato Centro Equestre dei Pratoni del Vivaro, che viene accostato più a Rocca Priora.

Sebbene i Pratoni si estendano ai confini con i Comuni di Velletri e Rocca Priora, la Guida di Repubblica omette di dire che il Centro equestre si trova nella frazione “Vivaro”, che fa parte del Comune di Rocca di Papa.

Ecco quindi l’errore, quando a pagina 55 , nell’intervista di Mario Luongo allo Chef e imprenditore Antonello Colonna si riporta: “...Pratoni del Vivaro, un bellissimo altipiano nel Comune di Rocca Priora che sta conoscendo un importante turismo legato ai cavalli, tent’è che nel 2022 ospiteranno i Mondiali di Equitazione”.

Peccato che questi si svolgeranno a Rocca di Papa, la stessa città troppe volte non citata sui giornali nazionali in tanti articoli inerenti lo sport e le Olimpiadi, che per molte volte Roma ed il centro equestre del Vivaro hanno sperato di ospitare.

Michela Emili

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