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Ariccia – Da Explore Castelli Romani una curiosità… quando il Ponte doveva fermarsi alla seconda arcata

ponte ariccia con due arcate

Nel 2021 sarà l’anno dei lavori al Ponte Monumentale di Ariccia, a giorni dovrebbe essere chiuso al transito per permettere l’intervento di consolidamento dell’imponente struttura.

In attesa dei lavori è interessante lo spunto storico offerto da gruppo di appassionati Explore Castelli Romani, che ha tolto la polvere su un vecchio progetto che riguardava proprio il Ponte di Ariccia.

“Il Ponte di Ariccia, all’epoca della sua realizzazione (1847-1854) – scrivono – , era il viadotto stradale più alto d’Europa, una grandiosa opera di ingegneria ed architettura delle dimensioni di 85.000 metri cubi di peperino, oggi purtroppo puntellato anche dal calcestruzzo delle ricostruzioni seguite alla distruzione durante la seconda guerra mondiale (1944) ed al parziale crollo del 1967.

All’epoca della costruzione, fronte di una spesa complessiva di 160.000 scudi romani (qualcosa come 4 milioni di euro attuali), la distanza tra Roma e Velletri venne ridotta di due miglia (circa tre chilometri). Eppure, non mancarono dubbi e perplessità sull’opportunità e l’utilità di quest’opera imponente. Ad esempio, il principe Agostino Chigi, in un esposto del giugno 1848, criticò il progetto preferito rispetto ad altre sei differenti soluzioni, in quanto oltre ad essere il progetto più dispendioso avrebbe determinato l’attraversamento della piazza di Corte antistante il suo palazzo, sacrificando quel microcosmo barocco progettato da Gian Lorenzo Bernini due secoli prima, per conto dei suoi antenati.

Nel luglio dello stesso anno, a lavori già in corso, lo stesso architetto progettista del Ponte, Giuseppe Bertolini, indirizzò al Ministro dei Lavori Pubblici un memoriale in cui ipotizzava una variante singolare: fermare il ponte al secondo livello di arcate, invece di costruire il terzo, e proseguire facendo passare la strada in un tunnel sotterraneo, sottostante piazza di Corte. I cittadini di Ariccia, tra cui il principe Chigi, insorsero contro questa variante al progetto, che a fronte di un risparmio modesto avrebbe tagliato Ariccia fuori dalla comunicazione della Via Appia. L’ipotesi del tunnel rimase in piedi fino al 1850, quando papa Pio IX in persona manifestò la propria opposizione al progetto. Lo stesso papa inaugurò solennemente il viadotto, nel luglio 1854. Riuscite a immaginare come sarebbe oggi Ariccia, se fosse stata accolta questa strana variante al progetto del Ponte? Noi ci abbiamo provato. Che ve ne pare?”

ponte ariccia con due arcate
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