Attualità

Lariano – Genitori divisi sul rientro a scuola. Preoccupa anche il carente trasporto scolastico

scuola mascherina

A pochi giorni dalla riapertura delle scuole superiori, tra i genitori di Lariano, imperversano le preoccupazioni e pareri discordanti. I ragazzi frequentano le scuole superiori nei paesi limitrofi perché a Lariano non ce ne sono, e a preoccupare più di tutti, ancora una volta, è il carente trasporto scolastico. Alcuni sono decisamente contrari come questa mamma: “Io i miei figli non li manderò a scuola il 7 gennaio, sono contraria sia per la situazione pandemica che stiamo vivendo e che non sembra essere migliorata ad oggi, sia per le difficoltà del trasporto pubblico”. Parere condiviso da molti, come ci racconta una rappresentante dei genitori nel cui gruppo la maggioranza si è detta contraria. “Molti genitori ritengono che sia controproducente mandare i ragazzi a scuola in un momento in cui al contagio da covid-19 si aggiunge il periodo soggetto ad influenze stagionali, ma che spesso presentano sintomi riconducibili al contagio da covid, innescando protocolli e dinamiche già conosciuti in passato. Per non parlare del problema della continua aerazione che si deve tenere nei locali con queste temperature rigide, che vanificano anche il riscaldamento, sottoponendo i ragazzi ad altri malanni.”


Ci sono poi altre realtà come i genitori i cui figli necessitano di sostegno, e non sono pochi purtroppo, i quali si esprimono a favore: “Io sono favorevolissima per il rientro perché mio figlio ha il sostegno e sono disposta a portarlo in braccio pur di farlo rientrare a scuola – sostiene una mamma-. Io purtroppo faccio parte della categoria di mamme con sostegno e quindi non vediamo l’ora che riaprano le scuole, perché siamo stati un po’ abbandonati dallo Stato e da tutti. È vero che avevamo il diritto di mandare i ragazzi in presenza, ma questa e’ inclusione? Mandare un ragazzo da solo in classe è inclusione? Noi genitori con queste difficoltà lottiamo per l’inclusione dei nostri ragazzi. Ho dovuto quindi scegliere di tenerlo a casa con un professore di sostegno che purtroppo sì è limitato a fare il minimo indispensabile. Se non avesse avuto un tutor non so cosa avrebbe fatto e ciò nonostante è stato problematico portare avanti lo studio. Neanche adesso alla luce delle nuove disposizioni per il rientro in classe si è parlato di ragazzi con problematiche specifiche”.

Dello stesso parere un altro papà: “Sono favorevole al rientro, al tentare una ripresa. Magari si potrebbero diminuire le percentuali di alunni in presenza e consentire anche una sola volta alla settimana il rientro a scuola. Ho notato come l’attenzione allo studio con la didattica a distanza si sia affievolito in mia figlia e quindi il conseguente rendimento potrebbe risentirne. La parte più debole è secondo me il trasporto, anche con tutte le misure di contenimento l’ambiente non sarebbe sicuro. Per questo, se il lavoro me lo consentirà, accompagnerò io mia figlia a scuola”.


Ricordiamo che con una nota del 24 dicembre da parte del Ministero dell’Istruzione è stata diramata l’intesa raggiunta nel Lazio tra Prefettura e Ufficio scolastico regionale per il rientro a scuola che prevedeva inizialmente la partecipazione in didattica in presenza al 75% ridotta, a seguito dell’Ordinanza del Ministro della salute, Roberto Speranza , al 50% per la prima settimana dal 7 al 15 gennaio.

Viene così stabilito che gli studenti verranno scaglionati in due fasce orarie di entrata ( 08.00/ 10.00) e di conseguente uscita. Primo ingresso alle ore 08.00 per il 40% degli studenti e secondo ingresso alle ore 10.00 per il 60% degli studenti. Si legge sulla nota “sui mezzi del trasporto pubblico locale potranno essere occupati al massimo il 50% dei posti consentiti dalla carta di circolazione , da qui la necessità di prevedere più fasce orarie di ingresso, così da suddividere gli studenti su un numero maggiore di mezzi. Le aziende di trasporto pubblico…. Cotral, Ferrovie dello Stato a livello regionale, ATAC e altre aziende a livello comunale, si sono impegnate a organizzare le corse in maniera tale da garantire l’arrivo degli studenti entro e in prossimità di quegli orari, nonché il loro deflusso nei corrispondenti orari di uscita.” Vengono poi indicate le precauzioni da adottare nell’utilizzo del trasporto pubblico locale come la distanza interpersonale di almeno 1 metro in attesa di fermata e l’utilizzo di una mascherina durante la percorrenza, l’attesa, la salita e la discesa.

Accesi sono i dibattiti sul territorio dei Castelli romani ed oltre, tra genitori, alunni, professori , dirigenze scolastiche e sindacati del settore, che ruotano su tre principali tematiche: opportunità del rientro in questo periodo/ fattibilità degli orari di ingresso e soprattutto di uscita, per la penalizzazione degli orari di rientro a casa/ perplessità sull’organizzazione del trasporto pubblico e sulla conseguente efficacia di contenimento della pandemia.
Numerosi i Consigli d’Istituto all’interno delle scuole superiori convocati in via straordinaria per discutere, in base alle ultime direttive, sul rientro a scuola del 7 gennaio.

Doriana Beranzoli

Più informazioni
commenta