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In agitazione le Scuole Superiori di Velletri. Gli studenti del Battisti: “Noi restiamo in DAD”

istituto cesare battisti velletri

Tutte le scuole superiori di Velletri sono in agitazione. Le perplessità circa il ritorno alla didattica in presenza – prima fissata al 7 gennaio e poi spostata all’11 – hanno sollevato un’ondata di manifestazioni che stanno coinvolgendo tantissimi studenti dei Castelli romani, sulla scia delle problematiche espresse anche da molti docenti e personale scolastico circa un ritorno a scuola confuso e con modalità ritenute impraticabili.

A Velletri, mentre l‘Istituto Mancinelli si è unito alla protesta di altri istituti dei Castelli romani, nei Comuni sull’Appia fino a Ciampino, i quali sciopereranno dalla didattica a distanza già da domani, 7 gennaio, al Cesare Battisti, la contrarietà degli studenti, al pari degli altri istituti veliterni, avrà avvio dall’11 gennaio, quando cioè i ragazzi diserteranno le classi per restare in didattica a distanza.

“La mattina dell’11 gennaio affiggeremo degli striscioni presso le due sedi in via Parri e via dei Lauri – ha detto una rappresentante degli studenti -, e una piccola delegazione sarà sul posto per testimoniare le ragioni della protesta”.

A risultare impraticabili, per studenti – ed anche genitori e insegnanti – sono le modalità del rientro a scuola, su più turni, che estendono l’orario scolastico anche alla giornata del sabato, che era stata precedentemente eliminata aumentando l’orario giornaliero.

A partire dall’11 gennaio le sezioni dovrebbero tornare a scuola, dunque, a giorni alterni nel rispetto del 50% del monte ore, e su un orario giornaliero che prevede due turni: le classi prime, seconde e terze dalle 8 alle 13,50, i quarti ed i quinti dalle 10 alle 14,50.

L’uscita pomeridiana è quella che crea maggiori polemiche, perchè per molti studenti che usufruiscono dei mezzi pubblici per tornare a casa, anche in altri Comuni, significa rientrare circa alle ore 16.

“Noi chiediamo di mantenere la didattica a distanza fin quando non ci saranno le condizioni per tornare a scuola – ha detto la studentessa -. Ad oggi le modalità previste non sono praticabili. Ecco perchè continueremo con la didattica a distanza cercando di dare una continuità alla nostra formazione troppo spesso messa in crisi”.

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