Si è svolta stamattina, nel rispetto delle norme Covid, la manifestazione del Liceo classico statale Ugo Foscolo di Albano
di Doriana Beranzoli
Studenti ed ex alunni si sono ritrovati stamattina in Piazza Pia ad Albano, in accordo con altri istituti del territorio, per esprimere il loro dissenso all’organizzazione prevista per il rientro in presenza negli istituti superiori del Lazio, che ricordiamo prevede la suddivisione in entrata, con conseguenti slittamenti in uscita, in due orari, alle 8 e alle 10.

“Vogliamo richiamare l’attenzione delle Istituzioni, perché finora abbiamo lavorato all’interno dell’istituto tutti insieme, dirigenza scolastica, genitori, collaboratori scolastici con uno spirito cooperativo e armonioso per rendere l’ambiente sicuro secondo le indicazioni che man mano venivano date dal MIUR – ha dichiarato uno dei quattro rappresentanti di istituto del liceo Foscolo di Albano, Lorenzo Capuano -. Banchi singoli, continua areazione delle aule, distanziamento interpersonale, sanificazione , uso continuativo delle mascherine, rispetto dei percorsi strutturati di ingresso e uscita. Noi vogliamo ritornare sui banchi a studiare ma in condizioni che ci garantiscano orari e trasporti vivibili – ha aggiunto – . Le regole che adesso ci impongono sono decise sulla base di una realtà quale quella dei trasporti che già in condizioni di normalità risultava critica e spesso inadeguata . Si va quindi ad impattare su un settore già sofferente , dunque perché non si è agito prima’”.

Nella nota del MIUR, si legge infatti che “ la rete dei trasporti non può essere potenziata a sufficienza per garantire le condizioni di sicurezza previste senza adattamenti organizzativi presso le scuole……per questo motivo dobbiamo aggiungere un’altra misura: ..lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite nelle scuole del secondo ciclo, differenziando di due ore le fasce di entrata”.

Dunque, prosegue Lorenzo, “Per quale motivo questo settore non è stato potenziato subito dopo la prima fase pandemica e in previsione di una seconda ondata che già veniva paventata all’inizio dell’estate? Finora noi tutti abbiamo lavorato e collaborato allineandoci ai parametri per il contenimento del virus, adesso spetta alle istituzioni consentirci di tornare a scuola in condizioni umane.”
Lorenzo è stato tra l’altro il cofondatore del Consiglio dei Rappresentanti, di cui fanno parte attualmente una dozzina di istituti superiori dei Castelli Romani, che ha partecipato attivamente a iniziative quali la raccolta fondi, raccogliendo duemila euro circa a fine marzo, donati all’Ospedale Spallanzani di Roma, inoltre gli studenti del Foscolo nel mese di aprile hanno destinato il 50% del loro Fondo Studentesco alla Protezione Civile.
La manifestazione ,autorizzata per un massimo di 150 partecipanti, ha riunito in piazza l’intero numero consentito e la restante parte studentesca è rimasta a casa aderendo alla protesta attraverso il mancato collegamento in Didattica a distanza (DAD), assumendosi quindi la responsabilità di un’assenza da giustificare, così come i loro compagni in piazza.
I rappresentanti d’istituto dei ragazzi, coadiuvati dai rappresentanti di ogni classe, hanno inviato a tutti gli studenti indicazioni sulle modalità di partecipazione come le mascherine da utilizzare (chirurgica o FFP2) utilizzo di guanti e igienizzanti, l’invito a misurarsi la temperatura prima di uscire di casa, “non si tratta di misure poliziesche, si tratta di affetto e cura verso tutti voi” si legge nella nota diffusa.
Hanno inoltre suddiviso l’area in tre zone a seconda delle sezioni scolastiche.
Il corteo dei manifestanti si è poi spostato davanti al liceo, dove si incontreranno nuovamente lunedì prossimo, il 18 gennaio, data indicata dalle ultime disposizioni come inizio dell’attività in presenza , per continuare la loro protesta.
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