Cultura

Velletri – E’ morto Gianni Molisina, aveva 75 anni. Il ricordo di Edoardo Baietti

Gianni Molisina

Non date retta alle candeline gli anni sono 75 (vecchio fuori ma giovane dentro)”. Queste le parole col quale il simpatico Giovanni Molisina, il 15 ottobre, in occasione del suo ultimo compleanno, ringraziava pubblicamente tutti i suoi amici.

Gianni Molisina

Gianni Molisina, siciliano trasferitosi a Roma e, da qualche anno, residente a Velletri, è venuto a mancare improvvisamente nella notte, presso l’Ospedale di Velletri, dopo un improvviso malore. I suoi funerali verranno celebrati nella mattinata di venerdì 15 gennaio, alle 10.30, presso la Cappella del Cimitero veliterno.

Nel giorno della sua dipartita lo ricordiamo con le parole di Edoardo Baietti, poliedrico arista veliterno, attore, scrittore e, soprattutto, amico di Gianni, con cui aveva collaborato in alcuni progetti.


di Edoardo Baietti

Con profondo dispiacere apprendo della scomparsa dell’amico Gianni. Una notizia inaspettata e dolorosa. Una figura nota alla cittadinanza veliterna, amante della musica e della poesia. Scrittore autodidatta, cantautore e a suo modo “personaggio pubblico”, la cui prosa ironica aveva divertito e appassionato, negli anni, il pubblico locale.

La necessaria brevità di queste righe mi impedisce di descrivere pienamente il mio legame con Gianni, che dietro una patina di chiassosa allegria celava un animo sensibile e profondo.

La sua esperienza, in realtà, ha molto da insegnarci: pur formatosi all’ “università della vita”, come da lui stesso orgogliosamente rivendicato, è riuscito a smuovere il terreno della cultura locale più di tanti professionisti del settore, se ci riferiamo alla dimensione culturale non come ad un accumulo di sapere o di nozionismo astratto ma come ad un’innata curiosità di conoscere e di migliorarsi.

Ho conosciuto Gianni 6 anni fa, quando ospitai la recensione del suo libro autobiografico, “Cuntarsi”, sulle colonne de “Il cittadino”, dove allora collaboravo. Ogni volta che ci vedevamo, scherzavamo spesso su come io lo avessi “scoperto” in occasione di questo primo incontro, dato che da allora non ha mai smesso di apparire sulla scena locale: dalla poesia al teatro, passando per le esperienze radiofoniche che anche recentemente lo hanno visto protagonista.

Così come all’improvviso era apparso in città prorompendo in una dose di entusiasmo senza eguali, Gianni se ne va inaspettatamente. L’averlo “scoperto” nel suo estro, è per me un onore che serberò nel ricordo di ciò che è stato. 

Al mio cordoglio si unisce quello di mio padre, nonché quello dei miei amici di sempre Davide Brugnoli e Flavio Pampena. 

GIanni Molisina Velletri
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