Da palazzo Marconi arriva una convergenza importante. Il Consiglio Comunale di Frascati ha infatti appena approvato all’unanimità la mozione sulla necessità di integrare e aggiornare il Piano antenne cittadino. Protocollata lo scorso dicembre dal consigliere di opposizione Roberto Gherardi De Candei e condivisa dall’opposizione, la mozione si è rivelata di grande attualità e pertinenza soprattutto in questi giorni, dopo l’installazione avvenuta su un terreno privato vicino al cimitero cittadino di un traliccio di quasi 40 metri da parte del gestore Iliad e che ha sollevato timori e polemiche tra i residenti di Cocciano e non solo.
La mozione approvata prevede la necessità di integrare l’attuale Piano antenne del 2006, aggiornato al 2013, con lo strumento del PRAEET, un Piano di riassetto analitico delle emissioni elettromagnetiche del territorio e impegnare l’amministrazione a convocare quanto prima la Commissione preposta. Un piano finalizzato ad unire tutela della salute dei cittadini a capacità di garantire un’efficace trasmissione di dati e comunicazione.
Dettagliato e puntuale anche l’emendamento proposto dal consigliere Matteo Angelantoni, supportato dall’intera maggioranza e anch’esso approvato all’unanimità dall’aula. “Chiediamo – ha specificato il delegato alle Periferie, Angelantoni – che i soggetti partecipanti al PRAEET dovranno dichiarare di non trovarsi in conflitto di interesse con società di gestione di telefonia mobile e impianti di trasmissione. Vogliamo inoltre promuovere una politica di scambio con gli altri comuni confinanti, facendoci capofila di un’azione territoriale nel perseguimento di un distretto Elettrosmog free. Chiediamo inoltre di individuare all’interno del Comune, un ufficio unico responsabile del monitoraggio, della supervisione e dello sviluppo del Piano Antenne”.
Un tema di grande attualità affrontato nelle scorse settimane anche nella vicina Monte Porzio Catone, Comune che, nonostante la condizione di dissesto finanziario, ha deciso di rivolgersi alla società PRAEET per una corretta mappatura delle emissioni elettromagnetiche. Su Frascati la convergenza politica e l’unità di intenti – grazie anche alle pressioni esercitate dai cittadini – fanno ben sperare non solo dal punto di vista della tutela paesaggistica e della salute comune ma anche, in una più ampia ottica di rete e di sviluppo economico, alla possibilità di sviluppare un turismo enogastronomico di qualità supportato dall’ulteriore garanzia di città “elettrosmog free”. Un atto di impegno da parte di sindaco e politica tutta che dimostra in questa circostanza attenzione verso una Frascati spesso “dimenticata”. Anche la nostra testata si impegnerà a monitorare gli sviluppi della questione, con il costante supporto dei cittadini, vere sentinelle del territorio.
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