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Albano e i Castelli Romani verso l’Era Idrogeno – Ne parliamo con Alessandro M. D’Amati

Alessandro M. D'Amati

Albano Laziale e i Castelli Romani viaggiano spediti verso l’Era dell’Idrogeno. Ne parliamo con Alessandro M. D’Amati, Manager della Mobilità Sostenibile.

Alessandro M. D'Amati

Alessandro M. D’Amati, come mai improvvisamente l’Italia ha iniziato a parlare di idrogeno e di macchine ad idrogeno?

L’uso dell’idrogeno come fonte di energia per far muovere macchine, pullman, camion, treni etc. non è un’idea recente. Sappiamo da sempre che usare idrogeno per la mobilità, invece di gpl benzina e gasolio, significa usare un carburante che non emette anidride carbonica quando sprigiona la sua energia.

L’Unione Europea si è data ultimamente un ambizioso obiettivo: ridurre del 55% le proprie emissioni di anidride carbonica (rispetto alle emissioni dell’anno 1990) entro l’anno 2030 e azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica entro il 2050. Questo perché l’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera è responsabile dei cambiamenti climatici in atto.

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Siccome una grossa parte delle emissioni di anidride carbonica proviene dai trasporti e dalle abitazioni private, allora occorre gradualmente passare all’utilizzo dell’idrogeno per i trasporti e occorre impiegare maggiormente il sole e la corrente elettrica (invece del metano) per riscaldarci e per cucinare nelle nostre abitazioni.

Come è possibile produrre idrogeno?

Questa è una bella domanda. Infatti, le tecnologie tradizionali per produrre idrogeno partono dal metano e dalla benzina: quindi per produrre idrogeno è necessario emettere anche nuova anidride carbonica da fonti non rinnovabili. Per effettuare una vera svolta ecologica occorre produrre idrogeno senza dover produrre contemporaneamente nuova anidride carbonica. La soluzione è generare idrogeno spaccando la molecola di acqua (H2O si spacca in H2 e O): questa tecnologia si chiama elettrolisi dell’acqua ed occorre energia elettrica.

Esiste anche un’altra strada: ricavare idrogeno dai rifiuti solidi urbani e dalla plastica non riciclabile.

Cioè, i rifiuti urbani sono una fonte di Idrogeno?

Sì. I rifiuti urbani contengono circa il 10% di idrogeno, combinato con il carbonio. Invece di incenerirli o metterli sottoterra nelle discariche, i rifiuti possono essere ossidati per ricavare idrogeno (per la mobilità sostenibile) e granulati inerti (per pavimentazioni stradali, usi civili etc.). 

Produrre idrogeno da rifiuti è il modo migliore per iniziare a diffondere rapidamente l’idrogeno e i veicoli ad idrogeno nelle nostre città, invece di aspettare molti anni prima che l’idrogeno da elettrolisi prenda piede in larga scala.

Ma le nostre città sembrano lontane anni luce dall’idrogeno…

Questo è vero, ma solo per il momento e non del tutto. A Bolzano circolano già autobus pubblici a idrogeno ed esiste una Stazione di Servizio per auto a idrogeno. Il mio sogno è che Albano Laziale (dove vivo) sia la prossima città italiana ad avere una flotta di pullman alimentati a idrogeno!

Occorre dire che una vettura a idrogeno è, in definitiva, una vettura a motore elettrico attivato da idrogeno. Quindi l’aumento delle auto e dei pullman elettrici nelle nostre città va nella stessa direzione della diffusione dell’idrogeno per la mobilità sostenibile. Quindi le nostre città sono sempre più vicine all’Era idrogeno nella misura in cui aumenteranno i veicoli elettrici circolanti.

Che consigli si possono dare ai concittadini di oggi per iniziare a prepararsi al domani?

Ai miei concittadini di Albano Laziale (e a tutti in generale) consiglio di iniziare a ripensare i consumi energetici della propria casa. Cappotti termici, corrente elettrica dal sole, riduzione delle dispersioni di calore. Inoltre, occorre iniziare ad eliminare il metano e a usare corrente elettrica per cucinare e per scaldare l’acqua.

L’Unione Europea intende, infatti, diminuire gradualmente la diffusione del metano (che emette anidride carbonica) e intende incentivare l’uso della corrente elettrica, intesa come corrente elettrica generata da fonti rinnovabili come vento, fotovoltaico, moti marini, etc.. Inoltre, a chi come me deve cambiare macchina consiglio di acquistare auto ibride o 100% elettriche!”.

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