POLITICA

Velletri – Greci (Lega): “Città trascurata. Quella ‘rotatoria’ in Piazza XX Settembre è brutta e pericolosa”

Greci rotatoria

E’ una Velletri agonizzante”, quella descritta dal capogruppo della Lega, Giorgio Greci, che torna a mettere nel mirino quello che, a suo dire, “proprio non va di una città orfana di una guida all’altezza della situazione, in cui ogni assessore va per conto suo, accontentandosi di poco”.

In passato – ricorda Greci – avevo proposto un “Patto d’Amore” coi cittadini, perché questa città va prima di tutto rispettata, valorizzata ed amata. Chi consente che le proprie incapacità portino a quello che si vede in giro evidentemente non la ama davvero. Avevano promesso una città più bella e più vivibile, ma basta farsi un giro per vedere che è stato solo uno slogan elettorale”.

In questa mia riflessione – evidenzia il capogruppo leghista – non punterò il dito su aspetti ormai arcinoti, come quelli legati all’immobilismo con cui si sta affrontando l’emergenza pandemica, senza neppur aver fatto nulla per tutelare l’Ospedale o per aprire un Drive-in nella nostra città. Ma amareggia constatare che in un mese intero ci siano stati due soli aggiornamenti sul computo dei positivi. Pocci in Consiglio aveva ironizzato sul suo collega sindaco di Lanuvio, ma mentre Galieti relaziona quasi tutti i giorni sulla diffusione del Covid-19, a Velletri regna il silenzio più totale”.

rotatoria piazza xx settembre
La rotatoria di piazza XX Settembre

Questa approssimazione la si riscontra anche su altri aspetti e penso allo stato della rotatoria di Piazza XX Settembre, con quelle transenne ormai divenute parte integrante dell’arredo urbano. Trovo inaccettabile – prosegue Giorgio Greci – che qualcosa di provvisorio diventi permanente. Velletri merita di più; merita qualcuno che prenda le questioni di petto e le risolva!

Invece quelle transenne sono lì da mesi e rappresentano lo specchio fedele della trascuratezza amministrativa di chi governa malamente questa città. Qualcuno evidentemente dimentica la pericolosità di quella rotatoria, specie per i forestieri che dovessero capitare a Velletri. Lì tutto è affidato al libero arbitrio di chi si approccia a quella che si fatica a definire una “rotatoria”, non essendo preceduta da adeguati segnali stradali, orizzontali o verticali.

Oltretutto – conclude Giorgio Greci -, oltre ai pericoli per la viabilità, legati anche ad una scarsa illuminazione, quello che un tempo era uno degli ingressi più suggestivi di Velletri è ridotto ad un groviglio di transenne, che rappresentano una “cartolina” del degrado che si vive in quella che era e potrebbe tornare ad essere la città più bella della provincia”.

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