Non ha lasciato messaggi né aveva paventato intenzioni suicide in precedenza, l’uomo di 60 anni (classe ’61) che ieri, purtroppo, ha scavalcato il parapetto del balcone della sua abitazione al quinto piano per gettarsi di sotto.
La tragedia si è consumata presso le case popolari di piazzale Ludovico Camangi a Velletri, sotto lo sguardo attonito dei presenti.
Ad allertare le forze dell’ordine, alle 17.40, è stata una residente della palazzina – che si trova nella zona dell’ex 167, nel quartiere Velletri Est – quando ha visto il corpo dell’uomo cadere di sotto.
Sul posto, a seguito della segnalazione, si sono portate due volanti del Commissariato di Polizia. Il quadro delineatosi non ha lasciato dubbio alcuno sulla matrice autolesionista del decesso, sebbene i poliziotti hanno voluto sgombrare il campo da ogni dubbio, interrogando presenti e familiari.
Una caduta fatale, da un quinto piano di altezza se si considerano anche i parcheggi sottostanti le abitazioni, che non ha lasciato scampo all’uomo. I sanitari, giunti sul posto con un’auto medica, non hanno potuto fare altro che accertarne la morte.
E’ stato un fulmine a ciel sereno per la moglie ed il figlio, classe ’79, che al momento dell’accaduto non si trovavano in casa.
L’uomo era gravemente malato ed era stato sottoposto ad un delicato intervento lo scorso mese di settembre. Questo quanto trapela dalle forze dell’ordine nel tentativo di provare a dare una spiegazione all’estremo gesto, che ha lasciato sgomenta tutta la comunità veliterna.
Il corpo si trova a Tor Vergata a disposizione del Magistrato, che potrebbe disporre l’esame autoptico, prima della riconsegna della salma alla famiglia per la sepoltura.
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