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Frascati – La dirigenza del Fermi replica ad una mamma: “La scuola educa alle difficoltà e al rispetto delle regole”

giammarini

Pubblichiamo la risposta della dirigenza dell’istituto tecnico Enrico Fermi di Frascati alla lettera inviata questa mattina dalla mamma di uno studente.

“Rispondiamo direttamente alla Signora Adriana Calì che non aveva bisogno di scrivere ad un giornale viste le telefonate intercorse con la dirigenza e, mentre era in atto la conversazione, ha sbattuto il telefono in faccia senza dare modo al Preside di trovare con lei una soluzione, forse non la si voleva davvero trovare.

La scuola non ha mai negato a nessuno la disponibilità ed è sempre pronta all’accoglienza e all’ascolto. Mai ci siamo tirati indietro nel cercare di assolvere a tutte le esigenze degli studenti e nei giorni che vanno dal 31 dicembre al 2 gennaio, il Dirigente, i suoi collaboratori, i Presidi degli Istituti del territorio e il Cotral si sono riuniti via meet per risolvere le problematiche che gli studenti avrebbero potuto incontrare date le DIRETTIVE prefettizie e del MIUR riguardo la frequenza al cinquanta per cento degli allievi in presenza seguendo due fasce orarie di ingresso.

Premesso che i discenti non sono in classe per sette ore consecutive ma per cinque ore e venti minuti e con due pause da quindici minuti e questo porta l’orario didattico a quattro ore e cinquanta minuti, così come ha ben sottolineato la signora dalle 10,00 alle 15,20 ma che non ha fatto bene i conti orari. Ribadiamo che la scansione oraria da noi utilizzata è quella richiesta dalla Prefettura e che per aiutare gli studenti abbiamo messo la settima ora asincrona, proprio per evitare che i ragazzi arrivassero a casa troppo tardi. Il Ds deve rispettare le direttive con rigidità essendo egli una figura che deve garantire il rispetto delle regole e poiché deve tutelare una popolazione studentesca non esigua e che non comprende solo le necessità di un singolo studente. Crediamo che in questo “periodo DOWN per le normali funzioni intellettive”, così come la signora sottolinea, non ci si renda conto di offendere in modo gratuito e poco consono. La scuola non scoraggia allo studio ma educa ad affrontare le difficoltà che la vita presenta così come in questo terribile periodo e ad accettare le regole che la società impone. Riteniamo inoltre che in periodi di scuola in presenza se il discente perdeva il pullman sarebbe comunque rimasto assente.

La Signora Calì dovrebbe rileggere attentamente il Vademecum pubblicato sul sito e stampato in copia in ogni classe. Preghiamo inoltre la Signora di non arrogarsi diritti che non le appartengono come chiedere scusa a nome del Cotral che sta facendo un lavoro egregio”.

La Dirigenza 

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