POLITICA

Frascati – Claudio Gori: “La città si aspettava tanto, occorre riflettere su quanto accaduto”

Claudio Gori - Frascati

È una lunga riflessione sulla politica e nello specifico sulle recenti vicende tuscolane, quella dell’ex vicesindaco di Frascati, Claudio Gori.

“Buongiorno notte
Ho atteso qualche giorno per condividere delle riflessioni su quanto accaduto mercoledì scorso in merito alla caduta della Giunta Mastrosanti, e di conseguenza della mia carica di Vicesindaco ed Assessore al Bilancio, Partecipate e Patrimonio del Comune di Frascati. 

Sono giorni difficili da vivere, altalenati da notti in cui si dorme poco. Per rendere bene l’idea ho preso in prestito il titolo del film di Marco Bellocchio, che narra il periodo buio degli anni di piombo e della morte del grande statista Aldo Moro. Quel periodo fatto di morti ammazzati per motivi politici ed economici, ci deve far riflettere sulla società che siamo oggi e su ciò che accade in Italia, ad ogni livello, sia nazionale che locale. Far cadere un governo od un sindaco, è diventata una prassi talmente diffusa che ciclicamente ci si trova davanti il super esperto di turno (da Monti a Draghi) oppure il Commissario Prefettizio a cui affidiamo il compito di risollevare o “traghettare” le sorti di una nazione od di un paese. Scenari e motivazioni sicuramente diverse, ma la sostanza non cambia. È il fallimento della politica. 

Per capire quello che accade, occorre a mio avviso studiare la nostra storia,  in particolare quella degli anni 70 ed 80. In quel periodo la politica era fatta nelle sezioni dei partiti, ora al massimo ci si vede nei bar o nei ristoranti del paese. Anche in questo caso la sostanza cambia tantissimo, perché non c’è una preparazione, organizzazione e tempo sufficienti per porre le basi per la gestione di un buon governo. In pratica qualsiasi persona si sente autorizzata a dire la sua, su ogni tema, indipendentemente dal lavoro che svolge. L’avvocato mette bocca sul lavoro dell’ingegnere, quest’ultimo sul lavoro del commercialista, questi sul lavoro del promoter pubblicitario e via dicendo. Ma su una cosa la macchina politica funziona perfettamente, la campagna elettorale, finita la quale i nemici diventano amici e viceversa. 

Tornando a quanto accaduto a Frascati, questo triste epilogo è il frutto di quanto sopra ho riportato. Personalmente sono soddisfatto del lavoro svolto, rispetto ad inizio mandato in cui i pareri dei revisori erano tutti negativi (dal Comune alla STS), lasciamo una situazione in cui i pareri sono tutti positivi. I numeri parlano chiaro, abbiamo ridotto il valore complessivo dei debiti, e migliorato il risultato di amministrazione di 6 milioni di euro nel 2019. Questi risultati sono il frutto di un lavoro iniziale molto intenso, diventato via via sempre più blando per colpa di alcune “sostanze tossiche” che personalmente hanno ridotto la motivazione. In genere se non funziona più qualcosa diventa comodo dare colpa alla politica…Ma attenzione, c’è la Politica e poi la politica.

La differenza tra la P maiuscola e la P minuscola occorre sempre ricondurla a chi abbiamo di fronte. La politica è fatta di persone e se non funziona questa nostra Italia è per colpa della corruzione e dell’evasione perpetrata dalle persone! Del resto ho sempre amato la politica ma odiato i politici…ma come affermava JFK, se non ti occupi di politica sarà la politica ad occuparsi di te. Ho accettato quindi di buon grado l’invito di Roberto Mastrosanti nel fare il suo Vice. A lui va il mio ringraziamento per l’incarico. Nonostante i tanti contrasti, frutto di una situazione complicata fatta di esili equilibri politici (e di esuli politici), i risultati ottenuti sui bilanci del Comune e della STS placano il mio malcontento. Quest’ultimo è dettato non solo dalla constatazione di come è finita, ma dalla consapevolezza che si è sprecata una grande occasione. Ho letto in questi giorni tante reciproche accuse fra tutti i principali attori protagonisti della Consiliatura, ma al di là di chi ha ragione e di chi ha torto, la realtà è che Frascati si aspettava tanto, e quando finisce in questo modo, ciascuno di noi un po’ di vergogna e di riflessione la deve provare, altrimenti non si è un essere umano ma solo un semplice soggetto politico, scevro da ogni sensibilità, chiuso nella scatola cinica della macchina elettorale. 

Come Giunta abbiamo fatto tanto, ma onestamente potevamo e dovevamo fare di più, non in termini quantitativi ma qualitativi, poche cose ma essenziali e fatte bene. È mancato, a mio avviso, un sistema di governance basato sulla fiducia e sul reciproco rispetto. Quello che manca oggi nella Politica ad ogni livello è la Qualità, umana innanzitutto e professionale poi. Questo buongiorno al periodo buio che stiamo vivendo spero passi presto, ma dagli anni di piombo ad oggi ne abbiamo viste di tutti i colori, il più delle volte con tonalità scurissime. Spero che un giorno Frascati possa svegliarsi con l’arcobaleno”.

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