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Artena – Comitato No Biometano: “Comune emette parere positivo per l’impianto al Colubro. Dimissioni subito”

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Dopo la richiesta di dimissioni dell’assessore all’urbanistica di Artena, Carlo Scaccia, il Comitato No Biometano torna a chiedere la revoca del parere positivo emesso dall’ufficio Urbanistica sul progetto Green Park da realizzare in contrada Colubro e le dimissioni dell’intera giunta guidata dal vicesindaco Loris Talone.


La vicenda ha inizio il 18 febbraio, quando il comitato, venuto a conoscenza del parere favorevole alla centrale a biometano rilasciato dall’ufficio Urbanistica, denuncia in un comunicato che il documento non era stato “condiviso” nè aveva “tenuto in considerazione la delibera del consiglio comunale del 2015 che dichiarava parere negativo a questo impianto”. Da allora, il comitato “ha iniziato a studiare ogni azione possibile per fermare l’iter autorizzativo della centrale proposta dalla Green Park”, cercando “di mettere insieme documenti utili per contrastare il progetto, partendo dalla constatazione che la ripresa delle conferenze dei servizi e’ avvenuta senza nessun tipo di coinvolgimento del comitato e delle associazioni”, si legge in una nota pubblicata su Facebook.


Le “3.500 firme” raccolte, oltre a “manifestazioni, conferenze, mobilitazioni e decine di incontri tra cittadini non sono stati considerati dalla Regione, nè tanto meno dal Comune di Artena visto che, come risulta dai documenti dell’area ambiente della Regione Lazio, il 28 gennaio scorso c’e’ stata un’altra conferenza dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia)“, denunciano i cittadini del Comitato, che parlano di “un parere di Arpa Lazio molto negativo nei confronti della centrale tra gli atti consultati in Regione”.

“La convocazione per l’appuntamento era fissata per le 15 e si e’ svolta online- continua il Comitato No Biometano Artena-. Nonostante nella lista delle istituzioni invitate compaia anche il Comune di Artena, il vicesindaco Talone non ha mai fatto sapere nulla riguardo la ripresa delle riunioni in Regione. Come si dice, le carte cantano e in questo caso i documenti parlano chiaro: un lasciapassare alla centrale redatto da un tecnico comunale, due convocazioni in Regione e una totale mancanza di responsabilità da parte di chi si e’ preso l’impegno di fermare il progetto”.

Continua la nota del comitato: “Per fermare questo impianto serve chiarezza; occorre una seria volontà politica capace di praticare ciò che dichiara. Se chi governa si limita ciclicamente a confezionare un discorso per esprimere il no alla centrale biometano, per poi non fare l’interesse collettivo nelle sedi istituzionali, siamo di fronte a un atto grave, a una mancanza di rispetto nei confronti di chi da cinque anni lotta contro il progetto della Green Park. Per questo motivo chiediamo la revoca del parere positivo elaborato dall’ufficio urbanistica e le dimissioni della giunta guidata da Loris Talone. Contrastare un impianto insostenibile proposto da un’azienda fantasma significa contrapporre concretezza, capacità di analisi e di confronto. Ambiguità e doppi giochi non servono. La stessa chiarezza la chiediamo a tutte le forze in consiglio. Troppe le lentezze e le ambiguità. Ora non e’ più il momento. Ognuno deve fare la sua parte”, conclude.

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