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RACCONTI ENOLOGICI – ‘Vignaioli in Grottaferrata’: con Tiziana Torelli alla scoperta di Villa Cavalletti

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Quinto appuntamento con lo speciale sui Vignaioli in Grottaferrata: Villa Cavalletti – Il racconto di una storia di vino che celebra i giovani ed il nuovo che verrà


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a cura di Veronica Falcone

Il quinto appuntamento dedicato allo speciale sulle storie di vino dei vignaioli in Grottaferrata, racconterà la realtà enologica di “Villa Cavalletti”, scoperta sotto la guida dell’esplosiva e lungimirante Tiziana Torelli: un vero vulcano di idee che irradia positività e tanto, tanto amore per il suo lavoro e per il territorio.

Tiziana Torelli - rappresentante e portavoce dell'azienda di famiglia , presidentessa associazione Vignaioli in Grottaferrata
Tiziana Torelli

Tiziana, presidentessa dell’associazione “Vignaioli in Grottaferrata”, ha compreso perfettamente quanto lo scambio e la cooperazione tra persone sia fondamentale per raggiungere il nobile obbiettivo di far crescere il territorio, facendo sbocciare tutte le sue potenzialità. Valore aggiunto del suo credo è l’importanza che dedica al ruolo della formazione, valorizzando e coinvolgendo anche le più giovani generazioni ed impegnandosi, affinché questi ragazzi possano un giorno raccogliere i frutti di quello che si sta seminando oggi. Con Tiziana – che ci ha fatto scoprire la grande ricchezza che è la connessione tra patrimonio enogastronomico, formazione e gioventù – abbiamo parlato anche tanto di futuro. Ma oggi, racconteremo il presente: splendido, nonostante tutte le difficoltà che lo affliggono.  

L’azienda agricola

L’Azienda Agricola biologica Tierre è parte di Villa Cavalletti: sorge tutto nella stessa area, che ospita anche – oltre a diverse attività – la dimora storica ed il parco monumentale: un luogo affascinante, riservato e tranquillo.

vigneto villa cavalletti

La dimora storica, oggi in ristrutturazione, risale alla fine del 1500 su un sito di interesse preistorico ed ha mantenuto la sua struttura e funzione originaria di luogo di ospitalità e di produzione di prodotti enogastronomici di qualità. La sua esposizione particolare al vento e al sole fu infatti scelta all’epoca proprio per le potenzialità di questo territorio, in grado di produrre prodotti di un’ottima qualità. Ogni villa storica del territorio ha una sua peculiarità, e questa è quella di Villa Cavalletti. 

Tierre è un’azienda di famiglia, una famiglia di origini Tosco – romagnole in cui è profondamente radicata la tradizione vitivinicola e per la quale la cura della vigna, la vendemmia, il torchio e l’emozione della vinificazione sono ricordi indelebili di gioia. Presso Villa Cavalletti prosegue e si rinnova questa passione familiare. Tutte le lavorazioni vengono condotte nel più profondo rispetto per la terra e per la sua salute, rispettando i regimi del biologico, come ad esempio l’utilizzo dei sovesci: il pianto di leguminose tra i filari, seminate in autunno e trinciate in primavera, al fine di fornire il giusto apporto di azoto necessario allo sviluppo della vite.

Interessante anche l’approccio dell’azienda ad un’agricoltura di precisione 4.0, grazie alla quale vengono impiegati mezzi meccanici provvisti di rilevamento GPS, ottenendo una mappatura digitale dell’azienda agricola fondamentale per monitorare il passaggio di mezzi agricoli ma anche per il monitoraggio di alcuni parametri ambientali che permetterebbe di ridurre al minimo indispensabile l’uso di trattamenti, seppur biologici. 

la generazione più giovane della famiglia tra i filari

Nel vigneto, che si estende per 6 ettari, a partire dal 2016 un nuovo impianto a filari ha sostituito il vecchio allevamento a tendone, allevato con il metodo a guyot e a cordone speronato. A partire dal 2014 è stato effettuato un lavoro di recupero del vigneto storico dei Gesuiti – che abitarono la villa a partire dal secondo dopoguerra – e un reimpianto di varietà e cloni attentamente selezionati per il particolarissimo terroir di Villa Cavalletti: comunicare innovazione e storicità del luogo, per valorizzare la grande ricchezza che nel corso dei secoli si è accumulata.

L’obiettivo principale in cui l’azienda si identifica è quello di stabilire un connubio tra l’innovazione ed il rispetto delle tradizioni e delle peculiarità del territorio. Per arrivare alla qualità ci sono dei passaggi obbligati, ed il primo è una lavorazione in vigna assolutamente accurata. 

Una degustazione speciale

le strutture di villa cavalletti
Le strutture di Villa Cavalletti

Vera peculiarità di Villa Cavalletti, è la presenza dell’istituto alberghiero Maffeo Pantaleoni al suo interno. Una visione utopica di scuola – che si avvale di una collaborazione tra aziende che ha rete su tutto il territorio – che qui si sta concretizzando, grazie alla fondamentale presenza di una dirigente scolastica come Marilena Ciprani e di professori e professoresse come Marzia Richetti, docente di cucina. Principio cardine di questa collaborazione è la voglia di far esperire ai ragazzi il lavoro in maniera positiva e costruttiva, un passaggio fondamentale affinché possano beneficiare di un approccio alla carriera in tranquillità e serenità. 

Villa Cavalletti ed i professori dell’Istituto riservano così una grande opportunità a questi ragazzi, insegnandogli a valorizzare, conoscere e raccontare il patrimonio enogastronomico del territorio.

intervista e degustazione
Intervista e degustazione

“Abbiamo pensato di dar vita a questa sinergia perché senza una formazione di qualità a monte le potenzialità dei nostri prodotti non riusciranno mai ad emergere, non ci sarebbe crescita per nessuno. La cosa eccezionale è che si è creato un gruppo di persone in connessione, legate dalla voglia di far crescere i ragazzi, di dargli un futuro”, racconta Tiziana, “i ragazzi necessitano di sapere come un dipendente debba essere trattato nel mondo del lavoro, conoscere i contratti che ne regolano i rapporti. Oltre a conoscere ovviamente i prodotti dal punto di vista tecnico – in questo caso enologico – fruendo un’esperienza dell’azienda sana a 360°, fondamentale per sperare in una società futura migliore.” 

“Quando i ragazzi vedono entusiasmo nell’imprenditore e nel docente si caricano, nutrendoci di energie positive”, ci dice Marzia Righetti, “loro sono in grado di nutrirci di bellezza, speranza e positività in tutti i momenti della giornata. Nella scuola alberghiera si costruisce, si forma, ma soprattutto ci si diverte insieme a loro, in un contesto di scambio reciproco. I ragazzi non si toccano. Si aiutano”.

“Questo progetto visionario si può realizzare proprio perché ci sono le qualità umane, le persone. È creando situazioni come questo format di degustazioni arricchito dal loro apporto e dalla loro collaborazione, che siamo tutti vincenti. Tornando al discorso enologico e dell’enoturismo, si parla di una valorizzazione in cui tutta la comunità è partecipe, diventando un valore per tutti”, aggiunge Tiziana. “In questo modo il prodotto viene conosciuto attraverso persone speciali. Bellissimi percorsi e bellissimi progetti” conclude la Professoressa Richetti.

Gabriele si prepara all'assaggio
Gabriele si prepara all’assaggio

Tiziana ha riservato una graditissima sorpresa a noi di Castelli Notizie: una degustazione organizzata in collaborazione con l’istituto Alberghiero Maffeo Pantaleoni che ci ha permesso di toccare con mano questa splendida realtà e le sue potenzialità. La degustazione ha visto protagonista Gabriele, uno studente del quinto anno con una grande passione per i vini e che ha avuto già l’opportunità di collaborare con alcuni sommelier.

Con professionalità ha curato il servizio del vino, sostenuto dal Professore di vendita e sala che sin dal primo anno lo ha accompagnato nel suo percorso scolastico, Rossano Disca. Il professor Disca si è amorevolmente definito “il faro” che accompagnerà i ragazzi durante il loro percorso scolastico, per poi elevarsi a custode della loro carriera: “questa è la mia missione”, afferma. 

I vini dell’azienda

Grazie a questa speciale degustazione abbiamo conosciuto le tre etichette dell’azienda: ottime espressioni della mineralità del territorio, caratterizzato da un’escursione termica ottima per la produzione di rossi. Infatti, l’azienda ha iniziato nel 2018 ad imbottigliare le sue due etichette di rosso, per poi introdurre lo spumante bianco brut, suo unico bianco. 

uva

Lo Spumante bianco brut è composto da un blend di Malvasia puntinata e Trebbiano giallo, proprio per celebrare il territorio, in quanto questi rappresentano i vigneti autoctoni per eccellenza. Questo permette anche di raccontare e valorizzare la storia del territorio nel bicchiere. Per lo spumante Brut Villa Cavalletti le uve vengono raccolte anticipatamente e vinificate con cura attraverso metodo Charmat.  

Le uve per il Meraco Rosso – Cesanese in purezza si raccolgono a settembre e vengono fatte appassire in cassetta per 15-20 giorni, al fine di conferire più corpo e struttura al vino. Un Cesanese molto particolare che differisce anche nel colore, dovuto ad una prolungata macerazione delle bucce. Questa espressione del Cesanese che Villa Cavalletti ha voluto proporre riprende appieno l’anima dei vignaioli: esprimere lo stesso territorio e gli stessi vigneti in modi differenti. 

Infine il Roma Doc Rosso Riserva 2017, blend di Cesanese e Montepulciano, altro vitigno che rappresenta un’espressione molto interessante di questo terroir.  

SPUMANTE BIANCO BRUT
ROMA DOC ROSSO
MERACO ROSSO CESANESE
uva
uva a bacca nera
sovesci
Le prime foglioline del vigneto impiantato nel 2016 a sostituzione del tendone preesistente
la vista
intervista e degustazione
giardino storico della villa cavalletti
Gabriele con il Prof. Disca
filari
filari foliage
Degustazione
cocinella tra uva che nasce
coccinella su vigneto storico
https://www.castellinotizie.it/category/freetime/racconti-enologici/
Racconti Enologici cantine e vini dei castelli romani
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