CRONACA

Rocca di Papa – Trovata tavola chiodata sul sentiero frequentato dai bikers, nel bosco di Monte Cavo

tavola chiodata

Sta montando ancora una volta la polemica a Rocca di Papa intorno alla presenza massiccia di bikers sui sentieri boschivi nella zona di Monte Cavo. Il fenomeno si è andato via via affermandosi nel tempo, facendo dei boschi di Rocca di Papa meta preferita di centinaia e centinaia di sportivi soprattutto nel weekend, che però creano molti malumori.

tavola chiodata

Ieri alcuni bikers hanno denunciato, con tanto di foto sui social, di aver rinvenuto su di un sentiero molto frequentato dalle due ruote, una tavola chiodata, pericolosissima per chiunque fosse di passaggio.

Quella delle tavole chiodate non è certo una novità, neanche a Rocca di Papa. Nel 2014 tavole con grossi chiodi furono ritrovate lungo il percorso della gara valida per il campionato italiano di mountain bike Enduro svoltasi nel mese di giugno. Un tentativo di sabotaggio – su cui è intervenuto il comando dei carabinieri – che ha messo già allora chiaramente in luce attriti e criticità.

La presenza dei bikers sui sentieri di Rocca di Papa ha alimentato negli anni un dibattito tuttora irrisolto, che vede contrapposte le posizioni di chi vede nel territorio e nella sua conformazione un’occasione unica di sviluppo attraverso gli sport naturalistici, e di chi invece vede nelle biciclette un pericolo sia per gli altri fruitori dei sentieri, sia per il bosco stesso, che risente fortemente del passaggio delle due ruote.
La polemica si è incentrata maggiormente sulla pratica del downhill, la discesa a grande velocità nonché salti tra gli alberi, in merito alla quale il Parco dei Castelli Romani ha sempre mostrato contrarietà, senza però trovare soluzioni adeguate.

Nel 2017 il nuovo regolamento di accesso ai boschi del Comune di Rocca di Papa ha imposto il divieto alle pratiche estreme, ma senza controllo il tutto rimane solo su carta.

Da tempo quello che gli sportivi e alcuni cittadini chiedono è una regolarizzazione delle attività, con maggiori controlli a tutela di tutti i fruitori e della natura, attraverso l’individuazione di aree dedicate – bike park – e messe in sicurezza.

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