POLITICA

Castel Gandolfo – Angeletti (FdI): “Sulle Tribune Olimpiche (a ridosso del Lago Albano) solo chiacchiere elettorali”

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Si torna a parlare delle Tribune Olimpiche a ridosso del Lago Albano di Castel Gandolfo, nel comunicato stampa di Fabio Angeletti, Presidente del Circolo “Giorgia Meloni” di Fratelli d’Italia, a Pavona di Castel Gandolfo.

“Parlo di quelle strutture costruite con i soldi dei contribuenti per ospitare le gare di canoa e canottaggio in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960 ed ora abbandonate nell’incuria e nel degrado – premette Angeletti, nella sua lunga lettera -. Si, ne continuo parlare perché non bisogna in alcun modo smettere di farlo a differenza di qualcuno che preferisce rispolverarle in occasione delle campagne elettorali per poi tornare inesorabilmente nel dimenticatoio.

Qualche anno fa2
…qualche anno fa

Ne continuo a parlare perché più passa il tempo e più mi rendo conto che quando tocca il tasto delle “Tribune Olimpiche” è come si tornasse ad agitare la melma posta sul fondo del lago e rende così le acque ancora più torbide di ciò che già sono. Insomma, un gran casino. Ricapitoliamo.

PRIMO SPOT ELETTORALE

Programma elettorale 2012-2017 la coalizione “Arcobaleno” capitanata da Milvia Monachesi, sotto la voce “ambiente” scrisse: “Il patrimonio ambientale del nostro territorio è una ricchezza unica perla sua bellezza, e il lago, che ne rappresenta il diamante più prezioso, è oggi in grande sofferenza. Anche se ufficialmente appartiene al patrimonio demaniale della Regione Lazio, diciamo che IL LAGO È NOSTRO perché è nel nostro territorio, lo viviamo sempre e in vari modi e questo ci dà il diritto-dovere di fare tutto il possibile per il suo recupero. Abbiamo seguito con crescente preoccupazione lo stato di salute del lago: il livello delle acque, a partire dalla metà degli anni ’80 si è abbassato progressivamente, e all’interno della sua conca si sono verificate varie frane, a testimoniare il rischio di un grave dissesto idrogeologico. Abbiamo posto continuamente all’attenzione dell’opinione pubblica i fenomeni sopra esposti e attraverso convegni, tavoli tecnici ed interventi diretti abbiamo coinvolto i soggetti istituzionali preposti alla soluzione dei problemi evidenziati” […] Bene, come SPOT ELETTORALE non c’è che dire, ma da allora cosa è cambiato?

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Nel novembre 2012, al fine di valutare la possibilità di recuperare e riqualificare l’area delle Tribune Olimpiche, ci fu un incontro tra il Vice Presidente del CONI, Luciano Bonfiglio, la Dirigente di CONI Servizi, Carla Varese, ed il Sindaco Milvia Monachesi. In quell’occasione emerse unanime l’intenzione di avviare quanto prima l’azione di recupero in modo da destinare l’intera area ad attività sociali, sportive e ludiche. Non finì qui, ci furono altri incontri dove fu concordato il progetto e deciso di chiedere il sostegno regionale per la realizzazione dell’opera.

Ma cosa è accaduto nel frattempo?

Il 31 ottobre 2013 un esposto al Comune di Castel Gandolfo denunciava la presenza di cemento-amianto nell’immobile “Torre di arrivo” ubicato all’interno del Bene del Demanio Pubblico dello Stato “Tribune Olimpiche Roma 1960”.

A seguito di tale esposto il Comune di Castel Gandolfo richiese all’ASL RMH di eseguire un sopralluogo tecnico. L’esito dell’ispezione, avvenuta in data 13 dicembre 2013, evidenziò quanto segue:

  • “l’edificio risulta essere in stato di degrado e abbandono ed è circondato da vegetazioni infestanti che parzialmente invadono la struttura e ne rendono difficile l’accesso;
  • la struttura è costituita in gran parte da pannelli di cemento-amianto, come dimostrato dall’esame analitico dei campioni prelevati tre punti nel corso del sopralluogo;
  • lo stato di conservazione dei pannelli in cemento amianto, valutato tramite il modello bidimensionale VERSAR, indica la necessità di interventi relativi alla riparazione-incapsulamento o confinamento degli stessi”.

In conclusione, l’ASL RM H richiedeva al Comune di Castel Gandolfo, a tutela della salute pubblica, l’emissione di apposito provvedimento nei confronti dell’Ente detentore della struttura, finalizzato:

  • “alla riparazione ed incapsulamento o confinamento dei pannelli in cemento amianto o rimozione e smaltimento degli stessi, in ogni caso, nelle modalità previste dalla vigente normativa (DM 06/09/94) e previo invio del piano di lavoro-smaltimento al Servizio PreSAL di questa ASL;
  • alla pulizia delle vegetazioni infestanti, possibile rifugio di ratti, striscianti ed insetti nocivi;
  • ad assicurare l’interdizione all’area ed all’edificio”.

Il 16 gennaio 2014 il Comune di Castel Gandolfo, con Ordinanza nr. 1 “contingibile e urgente” ai sensi dell’art. 54 del D. Lgs 18 agosto 2000, nr. 267, ordinava al proprietario (Agenzia del Demanio Filiale Lazio), al gestore (Regione Lazio – Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative – Area Difesa del Suolo e Mitigazione Rischio Idrogeologico) di far eseguire immediatamente e comunque entro trenta giorni a partire dalla data di notifica dell’ordinanza, la messa in sicurezza della struttura e di provvedere ad una serie di interventi urgenti per la salvaguardia dell’incolumità pubblica e la preservazione dei beni.

Il 9 ottobre 2014 il Corpo di Polizia Locale accertava l’inottemperanza all’Ordinanza contingibile e urgente nr. 1 del 16 gennaio 2014.

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Fabio Angeletti

Continuiamo ad analizzare “i fatti” (tutti documentati), perché nonostante gli uffici comunali avessero chiaramente individuato sia il “proprietario” che il “gestore” dell’intera area e nel tentativo di onorare le promesse fatte in campagna elettorale, il Sindaco Milvia Monachesi e l’Assessore allo Sport Giacomo Moianetti il 3 novembre 2014, dando seguito all’incontro avuto nel novembre del 2012 con i rappresentanti del mondo sportivo, hanno partecipato ad una audizione convocata dal Presidente della V Commissione consiliare regionale (cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo), Eugenio Patanè, con lo scopo di esaminare il progetto, elaborato da CONI Servizi, di recupero dell’area delle Tribune Olimpiche.

Sembrava si fosse giunti ad una svolta: 500 mila euro di contributi regionali sommati ad altrettanti messi a disposizione dal CONI avrebbero dato il via alla realizzazione di un progetto di rivalutazione dell’intera area, ma dalla segreteria del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, (Partito Democratico) arriva lo STOP. Motivo: era “emersa l’esigenza di chiarire gli aspetti relativi alla proprietà dell’area”(!!!!) Ma come, il locale ex biglietteria (particella 574 ex biglietteria e particella 575 ex parcheggio mq. 5000 circa – Area demaniale) è in gestione all’A.I.S.A. Sport in funzione di una convenzione che il Comune di Castel Gandolfo in data 28 marzo 1998 ha stipulato con il CONI, e stiamo ancora parlando di chi è l’area? Non finisce qui. Vi ricordate la presenza di amianto nella torre di arrivo?

Il 25 febbraio 2015 il Comune di Castel Gandolfo con nota nr. 2731 comunicò alla Regione Lazio, al C.O.N.I. Servizi e all’Agenzia del Demanio di aver avviato le procedure per l’esecuzione in danno della bonifica dell’amianto disposta con l’Ordinanza nr. 1 del 16 gennaio 2014 che sarebbe stata eseguita “in danno” ai sensi dell’art. 3, 4° comma della legge 7 agosto 1990, nr. 241. Danno che comportava l’esborso dalle casse comunali di € 9.638,00 IVA compresa.

Secondo voi chi ha provveduto a restituire tale somma alle casse comunali? NESSUNO

SECONDO SPOT ELETTORALE

Programma elettorale 2017-2022, la Lista “Insieme con Milvia Sindaco” alla voce “ambiente” scrisse: “Per il lago continueremo a batterci per affrontare tutte le questioni ancora in piedi, a partire dal recupero delle vecchie tribune olimpiche”, ma in realtà l’Amministrazione Monachesi si concentra ad ottenere l’esclusiva competenza sulla gestione delle concessioni demaniali sul PUA (obiettivo raggiunto) “per mantenere il lago sempre pulito e fruibile tutto l’anno” (i risultati sono sotto gli occhi di tutti). 

In funzione della legge che permette al Comune di Castel Gandolfo di rilasciare le concessioni balneari (art. 27 della Legge 14 agosto 2017, nr. 9), anziché destinare l’area delle tribune ad attività sociali, sportive e ludiche, cosa fa? Chiede alla Regione Lazio l’autorizzazione (poi rilasciata) ad utilizzare l’area demaniale prima a parcheggio pubblico, successivamente privato, dando l’area in “subconcessione” alla Società che gestisce i parcheggi a pagamento nel territorio del Comune di Castel Gandolfo. Ma insomma l’area dove sorgono le tribune olimpiche è demaniale oppure no? Può il Sindaco di Castel Gandolfo concedere a terzi l’uso di un’area demaniale rilasciatagli “ad uso esclusivo” per fare cassa e arricchire anche una Società privata? In data 3 settembre 2020 il Circolo “Giorgia Meloni” di FdI di Castel Gandolfo ha inviato precisa richiesta di delucidazione all’Area Concessioni della Regione Lazio. Stiamo ancora aspettando che ci risponda.

TERZO SPOT ELETTORALE

Il tempo scorre inesorabilmente ed ecco che una nutrita delegazione capitanata dal Sindaco Monachesi, torna a far visita a quei luoghi dove è presente l’impianto sportivo che ha reso famosa la nostra Città e che continua a scomparire nella folta vegetazione.

Anche questa volta la parola d’ordine è “riqualificazione”. Ma cosa è cambiato da quando dalla segreteria del Presidente della Regione Lazio è stato imposto lo stop a qualsiasi progetto? Sicuramente a noi, comuni mortali, non è dato a sapere (alla faccia della trasparenza e della democrazia del PD), intanto stiamo ancora aspettando che il Comune di Castel Gandolfo proceda alla bonifica della vegetazione infestante chiesta prima il 13 dicembre 2013 e sollecitata il 17 dicembre 2020 (appena dopo 8 anni) dal Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Sanità pubblica dell’ASL RM6.

Così, giusto per parlare di “riqualificazione, di igiene e sanità pubblica”, tenendo sempre presente la data del 15 aprile p.v., e cioè la data di apertura della stagione balneare (COVID-19 permettendo) e di conseguenza la piena agibilità della spiaggia pubblica”, conclude nella sua nota stampa, Fabio Angeletti.

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