C’erano in massa anche i titolari delle Fraschette di Ariccia, dai Castelli Romani, oggi alla manifestazione indetta a Roma da numerose formazioni rappresentanti delle categorie che stano subendo più di tutte le chiusure legate all’emergenza Covid-19. In tanti hanno risposto alla chiamata di Mio Italia (Movimento Imprese Ospitalità), Movimento Io Apro, La Rete delle Partite Iva, Apit Italia, Pin, Associazione Fieristi Italiana e Lo Sport è Salute Io Apro, e tante altre, in una protesta – non priva di scontri – che ha visto i manifestanti riunirsi in piazza Montecitorio.
In prima fila, tra ristoratori, commercianti e titolari di attività sportive, c’erano anche le fraschette di Ariccia -circa 50 i partecipanti -, che non hanno mancato nei giorni scorsi di far sentire il proprio disagio anche con iniziative fuori dai propri locali.
I manifestanti hanno chiesto a gran voce di poter riaprire e lavorare in sicurezza, per evitare a molti un declino irreversibile, causato da ormai chiusure e restrizioni troppo prolungate.
Ad aizzare la folla gli interventi del senatore Gianluigi Paragone (ex M5S), del deputato Vittorio Sgarbi, e di altri esponenti politici.
“Non ci toglierete il dovere do sfamare i nostri figli” si legge su uno striscione tra la folla. E poi ancora: “Fraschette di Ariccia sempre presenti”.
Nella speranza che presto possa cambiare qualcosa, dal momento che il nuovo decreto impone (nel Lazio zona arancione) per i ristoranti di lavorare solo con asporto e consegne a domicilio fino al 30 aprile.
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