Daniele De Rossi, ex capitano della Roma e Campione del Mondo con la Nazionale italiana nei Mondiali del 2006 (quando siglò uno dei rigori decisivi nella finalissima con la Francia) è stato ricoverato presso l’Ospedale “Spallanzani”, a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni dopo il contagio col Covid-19.
“Capitan Futuro” (come è stato soprannominato dalla tifoseria giallorossa negli anni in cui in squadra c’era anche Francesco Totti), è stato preso in cura presso l’ospedale capitolino, all’avanguardia nelle cure delle infezioni polmonari.
Come riferisce l’ANSA il tutto è la conseguenza del virus che lo ha colpito nell’ambito del cluster in seno alla nazionale italiana, impegnata a fine marzo nei primi match delle qualificazioni ai mondiali 2022. Un focolaio azzurro scatenato prima dalla positività di diversi membri dello staff, fra i quali appunto il neo-assistente del Ct Roberto Mancini.
Il cluster conta al momento anche 8 calciatori: Cragno, Sirigu, Bonucci, Florenzi, Verratti, Pessina, Bernardeschi e Grifo.
De Rossi era risultato positivo il 31 marzo, la sera di Lituania-Italia, assieme ad altri due componenti del gruppo. I tre lo avevano saputo durante la cena, ed erano quindi rientrati il giorno dopo in Italia con un volo speciale, separati dal resto della comitiva azzurra. Da subito l’ex giallorosso, nato a Roma il 24 luglio del 1983, aveva riscontrato qualche sintomo, curato in modalità domiciliare, in isolamento nella sua casa nel centro di Roma. Ieri però ha deciso di sottoporsi a una Tac presso l’ospedale San Camillo, dopo la quale i medici gli hanno consigliato il ricovero in via precauzionale.
Il 37enne ha una polmonite interstiziale bilaterale, e le sue condizioni sono giudicate “discrete”, tali da non destare eccessiva preoccupazione. Al momento non è stata fissata alcuna data per le sue dimissioni e la sua situazione verrà valutata giorno dopo giorno.
Prima di De Rossi, un altro simbolo di Roma e della Roma, Francesco Totti, aveva contratto nei mesi scorsi il Covid: un contagio degenerato in una polmonite bilaterale dalla quale l’ex fuoriclasse è guarito. Anche lui, pur non necessitando del ricovero, ha avuto qualche sintomo ed ha raccontato di aver “avuto paura”. “E’ stata durissima, un vero incubo”, ha raccontato l’ex fuoriclasse giallorosso.
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