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San Cesareo – Svolta green in Comune. A quando invece il cambio di passo su odori nauseabondi, antenne, polveri e rumore?

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di Claudia Proietti

Sulla sua pagina facebook il Comune di San Cesareo ha da poco reso noto che la Regione Lazio ha ammesso nella graduatoria e finanzierà il progetto “Ossigeno” che prevede la “piantumazione sul territorio regionale di 42mila tra alberi e arbusti che in media compenseranno 4mila tonnellate all’anno di CO2”.

“È bello pensare che San Cesareo costituirà – ha scritto entusiasta la sindaca Alessandra Sabelli – insieme agli altri comuni ammessi al bando, quel grande polmone verde che abbraccerà tutta la Regione Lazio. La bellezza di questo progetto risiede nei molteplici benefici che offre ai cittadini migliorandone la qualità della vita e rendendo il territorio più bello e più sano”.

Come Castelli Notizie seguiamo da tempo e molto da vicino le vicende che interessano il comune, in particolare la zona di Campo Gillaro di cui più volte abbiamo scritto e le condizioni al limite dell’accettabilità in cui sono costretti a vivere i cittadini che risiedono nelle immediate vicinanze del bitumificio Paolacci Srl, le cui vicende sono note a tutti, finanche alla magistratura che mesi addietro ha posto sotto sequestro l’impianto. Come detto il tema, delicato e complesso, è stato affrontato in numerosi articoli, per cui non staremo qui a ricordare ciò che tutti, amministrazione compresa, conoscono a menadito. Una riflessione però, ci venga concessa. È sicuramente lodevole partecipare ad iniziative come quella succitata promossa dalla Regione Lazio, e guai a non elogiarle, ma vorremmo cogliere l’occasione, visto l’improvviso interesse ambientalista mostrato dall’amministrazione, per suggerire -in punta di piedi – a giunta e maggioranza, di affrontare in modo consistente e coraggioso anche l’annoso problema delle emissioni nauseabonde, delle polveri, dell’inquinamento acustico che mal si concilia con una qualità della vita degna della sufficienza e dell’inquinamento elettromagnetico che attanaglia il territorio di San Cesareo costellato da antenne di telefonia che spuntano copiose all’insaputa dell’amministrazione, come l’ultima di via Ticino. Perché cara sindaca, non sarà qualche albero, seppur preziosissima risorsa su cui investire, a rendere San Cesareo più green e vivibile se prima non si decide di mettere mano con volontà e slancio coraggioso ai problemi che realmente affliggono il territorio e i suoi cittadini.

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