Cultura

Albano – Il teatro che resiste con ‘Lo sguardo oltre’ di Kosmos e Kaos Arte. Lo spettacolo dal vivo…vive!

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lo sguardo oltre albano

Ciò che ci fa ancora sperare in un ritorno alla normalità durante questo periodo pandemico è scoprire che ci sono molte realtà che, nonostante siano continuamente messe in ginocchio, affatto contemplate tra le attività necessarie, trovano il modo di resistere e di reinventarsi. Si tratta di realtà territoriali che decidono di tirarsi su le maniche per ricordare al mondo che ciò che forma la libertà dell’uomo è anche l’arte e la cultura e che questi settori, piegati dal governo nell’ultimo anno, non vanno lasciati da parte. “Lo sguardo oltre”- Spettacoli dal Vivo è un format teatrale nato ad Albano Laziale nel febbraio 2020 dall’artista e ideatrice Emanuela Zura Puntaroni e da Kosmos e Kaos Arte.

Si tratta della prima esperienza di teatro dal vivo all’aperto, formatasi proprio durante quest’ultimo anno di chiusure per cercare di superare l’impossibilità di fare arte dal vivo. Ed è proprio all’interno degli spazi di Kosmos e Kaos Arte, in via della Rotonda 21, che si può partecipare a questa straordinaria iniziativa fatta di danza, teatro, musica, arti visive e molto altro. Per scoprire al meglio questa realtà abbiamo fatto qualche domanda proprio ad Emanuela Zura Puntaroni.

In cosa consiste l’esperienza de “Lo sguardo Oltre”, com’è strutturato e chi lo organizza?

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” “Lo sguardo oltre” nasce a febbraio 2020, quando si cominciavano ad avere notizie del Covid. Il mio primo pensiero è stato subito l’immaginare di non potermi, come artista, esibire con il pubblico a teatro, nelle vie, nelle piazze, non poter lavorare. Quindi ho ripensato a quando, da bambina, prendevo una scatola delle scarpe e vi praticavo dei fori, dove facevo passare la luce con una torcia. Dentro la scatola mettevo dei pupazzetti di carta e da un foro più grande io sbirciavo all’interno, e inventavo storie. Così mi sono detta “perché non fare la stessa cosa con il mio spazio?” e guardando le botteghe con la gente fuori in fila composta, ho capito che anch’io avrei potuto fare la stessa cosa. Ho creato una porta, senza maniglia, ma con un grande occhio, dove uno spettatore per volta potesse sbirciare e assistere a “pillole d’arte dal vivo”. Lo stesso principio si applica ad “il giardino segreto” per i bambini. Lo spazio interno della sala diventa un vero e proprio palcoscenico, con i neri, le luci, la scenografia. Gli artisti hanno lo spazio a disposizione gratuitamente.”

Qual è il messaggio che si vuole lanciare con questo progetto?

“Il messaggio che, con il mio spazio Kosmos e Kaos arte, voglio inviare è che nonostante le enormi difficoltà, lo spettacolo dal vivo…vive! La gente è entrata nella prospettiva che lo spettacolo dal vivo non si possa fare, ma con questo format cerco di dimostrare, insieme agli altri artisti che hanno preso parte alla prima programmazione, che il teatro si può reinventare, rielaborare e continuerà a trasformarsi. Chi ha assistito ai primi spettacoli ha avuto una reazione importante a livello emozionale, sia nella percezione visiva dello spazio allestito scenicamente attraverso “l’occhio” e sia nella percezione dell’artista che si stava esibendo. Anche gli artisti hanno riscontrato una forza emozionale importante dovuta a questa intimità che inevitabilmente si crea, tra uno spettatore, e un artista, complici, per dar nuova luce insieme alla “scena”.”

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Qual è l’importanza di far tornare il Teatro a vivere in questo difficile periodo pandemico?

“Innanzitutto puntare i “fari” sul rispetto nei confronti della nostra categoria, che è stata dimenticata anche con l’assimilazione al terzo settore delle associazioni culturali artistiche.

Il teatro, la danza, le arti generano cultura, e in questo periodo pandemico è importante che esse possano continuare ad esprimersi. È inimmaginabile un mondo senza l’arte dal vivo, e non credo che questa possa morire, ma dobbiamo fare in modo, con forza e coraggio, di riformularla e renderla il più accessibile possibile, affinché ritrovi i modi per comunicare con le nuove generazioni sopraffatte dalla cultura digitale che “allontana”, con un “click”, dalle esperienze dal vivo. Ricominciare dalle origini.”

A chi è rivolto il format e come si può partecipare?

“Il format è rivolto agli artisti del territorio che vorranno confrontarsi con un modo nuovo di fare spettacolo dal vivo. Per prendere parte alla programmazione, dovranno inviarmi un video di cinque minuti di durata, riguardanti il testo che vorranno portare in scena, contattandomi attraverso facebook Emanuela Zura Puntaroni performance in stile, con mail o whastsapp che troveranno sulla pagina Social. Ricordo che il mio spazio Kosmos e Kaos arte si trova nel cuore del centro storico di Albano Laziale in Via dei Rotonda 21, un luogo speciale perché sede del Santuario di S. Maria della Rotonda risalente al I secolo d.c. Un luogo che mi auguro possa diventare un “salotto d’arte” per adulti e bambini, idea che più volte ho rivolto all’amministrazione e spero che sia prima o poi accolta.”

L’Arte può tornare a vivere attraverso il coraggio e la resistenza di chi vuole imporsi per mostrare al mondo che nessun settore muore se al suo interno ci sono degli animi pieni di creatività e voglia costante di reinventarsi e di creare una comunità.

Elisabetta Di Cicco

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