Nel pomeriggio, complice il pareggio dell’Atalanta in casa del Sassuolo, l’Inter si è laureata Campione d’Italia per la 19^ volta. Un epilogo che veniva dato ormai per scontato, ma che solo oggi pomeriggio è stato suffragato dall’aritmetica. Il tricolore è stato conquistato con ben 4 turni di anticipo, a testimoniare la straordinaria rincorsa della squadra guidata da Antonio Conte, che una volta messa la freccia sui “cugini” ha tenuto pigiato l’acceleratore e tagliato il traguardo tricolore con distacco siderale.
Gioia, tanta, per il popolo nerazzurro, che torna a fregiarsi del tricolore sul petto a distanza di 11 anni dall’anno del Triplete, quando il Campionato arrivò dopo la Coppa Italia, e prima della Champions League.
Una festa dal salotto, vista l’impossibilità di festeggiare in campo e davanti ai propri tifosi. Una festa con la mascherina, per chi è sceso comunque in piazza e il Duomo, nel cuore di Milano, si è presto tinto di nerazzurro, come pure le case dei tanti nerazzurri sparsi in Italia e nel Mondo.
Una festa che ha pervaso anche i tifosi nerazzurri dei Castelli Romani, che vantano ben tre Inter Club, quello di Velletri, dedicato ad Angelo Moratti, e quelli di Ciampino, intitolato a Josè Mourinho e Frascati.
Sono stati soprattutto i nerazzurri veliterni, del club guidato da Danilo Papacci, a testimoniare anche sulla propria Pagina Facebook la soddisfazione per il 19° scudetto di una storia iniziata il 9 marzo del 1908, giorno in cui la società meneghina venne fondata.
“Siamo noi, si’, siamo noi. Campioni d’Italia”. Inizia così il lungo post pubblicato sul sito ufficiale dell’Internazionale, che celebra la vittoria del campionato.
“Lo possiamo finalmente urlare, dopo che lo abbiamo sognato, dopo che lo abbiamo tenuto nascosto in fondo al nostro cuore, custodendolo come un sogno prezioso che non volevamo si sciupasse – continua -. Lo indossiamo, questo Scudetto.
Bello, perentorio, meritato. Agognato e sospirato. Siamo noi, siamo Campioni d’Italia. Non ci stanchiamo di gridarlo, di ripetercelo. Siamo noi. Una squadra per conto di un intero popolo, quello nerazzurro. Una squadra che ha vinto, che ha dominato. Con un unico grande rammarico: quello di non aver potuto condividere le gioie sul campo con i tifosi nerazzurri.
Cosa sarebbe stato San Siro il giorno di Inter-Juventus? Quale boato avrebbe riempito l’abbraccio della squadra dopo i gol di Matteo Darmian contro Cagliari e Hellas Verona?”.
E ancora: “19. Un numero che significa anche il dominio cittadino nella conta dei titoli nazionali. Un premio per una stagione iniziata a fine settembre, dopo il finale amaro della passata estate, e macinata, partita dopo partita, tra fatiche, difficolta’ e continui slanci di generosità, determinazione. Non una stilla di energia è stata risparmiata. Siamo noi, siamo Campioni d’Italia e lo siamo grazie alla vittoria di ieri sul Crotone e dopo il pareggio di oggi dell’Atalanta contro il Sassuolo”.
E siamo Campioni d’Italia grazie all’affetto di tutti gli interisti del mondo, che non hanno mai mancato di appoggiare, sostenere, far sentire il proprio amore alla squadra. Una vicinanza, nonostante la forzata assenza, che ha fatto la differenza. E che merita di essere ripagata con il premio di questo straordinario Scudetto.
Ora è il momento della festa: di tutti gli interisti. Una gioia che si sprigiona genuina ma che invitiamo a esprimere nella maniera più responsabile possibile: siamo Campioni anche in questo”.
Una festa condivisa anche da tanti tifosi nerazzurri del nostro territorio, che non hanno mancato di far caroselli con le proprie sciarpe e bandiere. In attesa di una festa ufficiale, che arriverà nelle prossime settimane; nell’attesa di poter far ritorno al “Meazza”, dove gli interisti veliterni sono di casa…
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