Completamente sbronzo, ha preteso dalla titolare di un bar ad Albano Laziale la somministrazione di alcolici e, dopo l’ennesimo rifiuto ha tentato di colpirla al volto con una testata. A intervenire in difesa della donna, nella giornata di domenica scorsa, è stato un agente della Polizia di Stato del commissariato di Genzano che, libero dal servizio, si trovava seduto ad un tavolino all’esterno del locale, in compagnia della moglie e di alcuni amici.
L’agente si è qualificato come appartenente alla Polizia di Stato e ha esibito al giovane il distintivo di riconoscimento. Ha poi invitato l’uomo a uscire dal bar e a fornire un documento d’identità ma il ragazzo ha iniziato ad insultarlo e a minacciarlo.
Minacce e aggressioni continuate anche all’esterno del locale dove, ad unirsi al giovane, altri suoi due amici che hanno iniziato a colpire violentemente l’agente con calci e pugni. Non contenti hanno continuato a colpirlo cercando anche di strappargli la borsa che portava a tracolla. Poi sono fuggiti via a bordo di un’utilitaria. Sul posto sono arrivati i colleghi del locale commissariato, diretto da Antonio Masala, che, oltre a diramare la nota di ricerca del veicolo e degli occupanti, hanno immediatamente accompagnato il loro collega in ospedale.
In ospedale i sanitari gli hanno diagnosticato un trauma del volto con frattura delle ossa nasali con una prognosi di 30 giorni.
I primi accertamenti hanno consentito agli agenti di identificare il proprietario del veicolo: il padre di uno degli aggressori. Messo al corrente di quanto fosse accaduto, l’uomo ha telefonato subito al figlio per farlo tornare a casa. Il giovane, che si trovava in compagnia di uno dei complici, è stato accompagnato in commissariato.
Per i due, entrambi romani di 20 e 19 anni è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di tentata rapina in concorso e lesioni aggravate. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire al terzo aggressore, al momento rimasto ignoto.
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