POLITICA

Elezioni Frascati – Claudio Gori dice no alla candidatura a sindaco. Che aria tira in città?

fascia tricolore

di Claudia Proietti

Continua la lunga fase di “riscaldamento” di quella che sarà una campagna elettorale sicuramente ricca di colpi di scena e che condurrà tra 5 mesi la città alle elezioni amministrative. Poco o nulla sembra essere cambiato rispetto a quanto scrivevamo poco più di un mese fa, quando sulla scena politica cittadina si affacciava il nome dell’avvocato Giorgio Rubini, come possibile candidato sindaco di un terzo polo alternativo al Partito Democratico e alla coalizione di centro destra.

Unica vera novità di queste ultime ore, di fatto è la rinuncia alla candidatura a sindaco di Claudio Gori. L’ex vice sindaco e assessore al Bilancio avrebbe deciso di non scendere in campo per motivi strettamente legati alla sfera personale e lavorativa; una condizione che non consentirebbe al professionista tuscolano di dedicarsi con il “necessario impegno” ad un’eventuale carica di Primo cittadino. Un’esperienza amministrativa e professionale che però Gori non aveva escluso di poter mettere a disposizione di una eventuale squadra forte e coesa.

Sembrerebbe non disponibile oltre a Claudio, anche il fratello Mario Gori, altro papabile per esperienza politico amministrativa e che proprio ieri in una da lui firmata come Commissario di Forza Italia auspicava in un programma forte e una squadra unita. Stesso dicasi per Emanuela Bruni, ex assessore alla Cultura, defenestrata anzitempo da Roberto Mastrosanti e che per esperienza e curriculum era stata più volte citata come possibile donna indicata dal centro destra. Resta aperta dunque la partita, con un Marco Lonzi in quota Fratelli d’Italia che potrebbe rappresentare il candidato naturale dopo aver sfiduciato il sindaco. Un nome che il centro destra intenzionato ad andare unito deve trovare in tempi brevi e che dovrà sottoporre al placet di una Lega con un percorso cittadino ancora da costruire e dei numeri tutti da confermare. Rimane da chiarire, nel centro destra(?) la posizione dell’ex sindaco Pd, oggi co- commissario di Forza Italia Frascati (!), Alessandro Spalletta, che sembra intenzionato ad approdare in autonomia su sponde non meglio precisate.

Questione Terzo polo. Come anticipato tempo fa il nome dell’avvocato Giorgio Rubini, fuori dall’establishment e dai giochi di potere cittadini, sembra stia raccogliendo attorno a sé un discreto consenso soprattutto da parte di quel centro sinistra che alle scorse elezioni decise di sostenere Lello Pagnozzi. Ad appoggiarlo sarebbero, tra gli altri, Stefano Baccani, Vincenzo Rossetti, Flavio Pagnozzi, Pierluigi Carlà, e diversi esponenti della società civile tuscolana che mal digerirebbero l’apparato e molti dei nomi in quota PD. In attesa dell’ufficialità, un sostegno, ma è presto per dirlo, potrebbe giungere anche dall’ex sindaco Franco Posa e dall’ex consigliere comunale Roberto Gherardi De Candei.

Parlando di ex, pare ancora fumoso il percorso elettorale dell’ex sindaco Roberto Mastrosanti, che in prima battuta sembrava deciso a cassare l’eventualità di ripresentarsi per la poltrona più importante di Palazzo Marconi, ma che forse oggi, complice il clima di profonda incertezza politica che regna a Frascati e le ombre che aleggiano pesanti sul Partito Democratico, sembra aver trovato nuova linfa per un eventuale bis. Un Mastrosanti che però, in campagna elettorale, dovrebbe affrontare in solitaria il peso di un piano di riequilibrio che in questi giorni ha portato in piazza sindacati e dipendenti STS, alle prese con esternalizzazioni di importanti servizi della municipalizzata tuscolana.

Sempre presente in città l’instancabile Mirko Fiasco che, di fatto, non ha mai interrotto l’attività politica con la sua lista civica Frascati Futura e che punterebbe, in assenza di una convergenza con eventuale terzo (o quarto polo), a candidare come sindaca Anna Delle Chiaie, militante storica e di esperienza del gruppo di centro destra. Un Fiasco consapevole che in fase di ballottaggio che vedesse esclusa la Delle Chiaie, riceverebbe avances da più fronti…

Ad oggi comunque, l’unico nome ufficiale e pronto a scendere in campo è quello, come detto più volte, di Francesca Sbardella, designata dal direttivo di via dell’Asilo a ricoprire il ruolo di candidata sindaca. Una coalizione, quella che il Partito Democratico sta costruendo, che ad oggi conta, tra gli altri, sicuramente sul sostegno di Roberto Eroli e due ex Mastrosantiani doc come Franco D’Uffizi e Paola Gizzi, e che cerca l’appoggio – ancora mancante – di un altro fedelissimo dell’avvocato tuscolano: Matteo Angelantoni, in quota Europa Verde. Sparito dalle scene l’ex assessore allo Sport e alla Viabilità, Claudio Marziale, che di fatto aveva dato il via alla crisi di governo con le sue dimissioni dalla giunta Mastrosanti. Un Marziale in prima battuta vicino alla coalizione PD, che però oggi sarà difficilmente della partita. Un Partito Democratico che, vista la situazione ancora tutta da definire, potrebbe puntare ad aggregare più componenti, ma che oggi si trova alle prese con la patata bollente di Concorsopoli e delle vicende del Cep di Zagarolo che investono a diverso titolo la cerchia dei fedelissimi di Bruno Astorre e Daniele Leodori. Una bomba fatta esplodere lo scorso febbraio dai partiti di centro destra di Zagarolo e oggi rilanciata attraverso l’esposto del senatore tuscolano Emanuele Dessì, ex consigliere comunale del M5S che nello scacchiere politico frascatano, sembra oggi intenzionato a rivestire il ruolo di spin doctor di un polo capace di raggruppare forze politiche e civiche in grado di costruire un percorso strutturato e aggregante per arrivare a Palazzo Marconi. Che sia Lucia Santoro una possibile candidata è ancora da stabilire, ma assolutamente plausibile. Staremo a vedere.

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