Cultura

VELLETRI – Presentato l’Ecomuseo della terra amena”, tra arte, cultura, tradizioni e storia

Museo della Terra amena

Presentato domenica 9 maggio al Museo Diocesano di Velletri il progetto dell’Ecomuseo della Terra Amena tra ondate di piccoli gruppi di visitatori.

image-8
Ecomuseo della Terra Amena all’interno del Museo Diocesano di Velletri

di MARIA SOLE LUPI

In una soleggiata domenica di maggio, come quella appena trascorsa, all’insegna del ritorno alle uscite fuori porta e della tanto celebrata Festa della Mamma, c’è anche chi ha scelto di dedicare il proprio tempo alla cultura e al territorio. Tra i diversi appuntamenti che Velletri ha ospitato in una domenica particolarmente ricca di eventi e di ricorrenze, abbiamo seguito la prima presentazione al pubblico dell‘Ecomuseo della Terra amena”, in una mostra molto ben allestita all’interno delle stanze del Museo Diocesano di Velletri.

Museo della Terra amena

Soddisfatti gli organizzatori per l’ottima riuscita in termini di visite. Di seguito alcune righe sull’importante novità introdotta sul territorio di Velletri dal progetto dell’Ecomuseo della Terra Amena”.

Cos’è e da dove nasce il progetto?

L’Ecomuseo, dalla parola greca “Oikos”, ovvero casa o territorio, nasce dall’idea di unire il territorio di Velletri e dintorni con i suoi abitanti. Si tratta di una forma di Ecomuseo diffuso che coinvolge e attrae diverse realtà storiche, agricole e culturali locali già attive e consolidate. Ad attrarre il cittadino alla natura sono tutti i prodotti della terra che le vaste campagne veliterne ed anche dai paesi limitrofi offrono. Ma non solo, all’interno del concetto di museo diffuso ad unire il cittadino con il suo territorio ci sono anche l’arte, la cultura, le tradizioni e la storia.

Incuriosisce l’aggettivo: amena. “Amena” è l’accezione con cui Goethe, visitando l’Italia nell’Ottocento, definì il territorio di Velletri. Una “terra amena”, dunque, si legge nel suo diario di viaggio, ovvero ignota ma allo stesso tempo accattivante.

Sono diverse le realtà promotrici del progetto, nato da un’idea dell“Orto del Pellegrino“, con lapporto dell’Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri e La Storica Officina, cui si sono aggiunte l’azienda agricola “Le Grotte” del professore Giovanni Abbruzzese, il ristorante “Lo Stazzo da Eugenio”, “Associazione Linea Caesar – Centro Studi e Ricerca”, “Le Querce di Torrecchia” di Cisterna, il “Casale Battista”, l’azienda agricola “Ortofrutta Emilio e Angela” e il laboratorio teatrale “AlterArti” del regista e drammaturgo Lorenzo Canarutto.

Cosa realizza e cosa coinvolge?

Immancabili protagonisti della mostra inaugurale di domenica sono tutti i prodotti e i derivati degli uliveti e dei vigneti delle vaste campagne del territorio. Dall’olio, il vino, ai saponi e ai tonici per la cura della pelle. A seguire, tutti i prodotti tipici della tradizione agronomica e culinaria prettamente veliterna: il carciofo, le erbe aromatiche, gli ortaggi, le marmellate, le piante delle camelie. L’Ecomuseo propone al visitatore il contatto diretto con l’azienda agricola, con il ristoratore, con l’arte e con l’associazione culturale con cui si vuole interfacciare.

L’Ecomuseo ha anche l’obiettivo di realizzare forme partecipate di coinvolgimento della cittadinanza nel territorio. Oltre alle aziende agricole, infatti, hanno aderito al progetto artisti, varie professioni e diverse associazioni di promozione sociale, storica e culturale di Velletri e di alcune zone limitrofe. Interessanti i progetti confluiti nell’Ecomuseo.

Tra questi il progetto “Arte nell’Orto” del professore Claudio Marini, “A scuola di territorio”, “la scuola di architettura per bambini”, l’Associazione Volscis con il suo principale progetto di preservazione del verde dall’abbandono di rifiuti.

Dai dintorni, più precisamente da Zagarolo, partecipa “Sinergie” un’associazione che si occupa della coltivazione del baco da seta mediante la sperimentazione di innovazioni tecnologiche. Tra le associazioni di promozione storica e culturale di Velletri vi sono gli “Sbandieratori musici di Velletri”, “la Storica Officina” e il “Centro studi e ricerche Linea Cesar”. Quest’ultima offre un’importante collezione di reperti storici risalenti alle forze armate della Seconda Guerra Mondiale e si occupa di realizzare ricerca d’archivio in collaborazione con enti nazionali e sovranazionali.

Quella di domenica 9 maggio si è trattata di una mostra veramente unica nel suo genere, il cui allestimento ha seguito lo stile delle sagre paesane. I prodotti agricoli, tutti ben esposti con cura e dettaglio, sono stati accompagnati da vecchi attrezzi di uso agricolo rinvenuti nelle antiche cantine delle aziende agricole. A dare un impatto particolarmente suggestivo è stata la combinazione dei prodotti del territorio all’interno della cornice dei ricchi tesori nelle stanze del museo diocesano di Velletri. Nonché la commistione tra epoche storiche assai lontane l’una dall’altra. La mostra ha quindi correttamente seguito il filo conduttore del progetto: dalla riqualificazione ambientale alla conoscenza culturale del territorio veliterno.

In conclusione, l’Ecomuseo si presenta ai visitatori dell’inaugurazione come un progetto vasto e altamente ambizioso. Rientra perfettamente con il concetto di museo diffuso proprio per la sua capacità di attrarre le più diverse realtà locali in una prospettiva dinamica e di contatto del cittadino con le stesse. È stato inserito all’interno dell’Organizzazione Museale Regionale ad Aprile 2021 e si appresta all’avvio nella bella stagione di varie iniziative.

Invitiamo i lettori interessati a visitare il sito web del progetto per restare sempre aggiornati con le ultime novità. Di seguito il link: http://velletrimuseodiffuso.it/.

Il Museo della Terra Amena – ha evidenziato la storica dell’arte, Silvia Sfrecola – è un progetto in attivo e in continuo divenire che non chiude in una stanza o in una teca un oggetto, ma ha come obiettivo creare un senso di appartenenza alla terra e ai prodotti che il territorio offre”.

Castelli Notizie esprime un coraggioso in bocca al lupo ai partecipanti dell’Ecomuseo della Terra amena per il proseguo delle loro attività.

Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
WhatsApp-Image-2021-05-11-at-16.47.09
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
Museo della Terra amena
commenta