Monte Porzio – Emergenza cinghiali, si moltiplicano le segnalazioni ma le istituzioni “dormono”

cinghiali

Dopo le numerose segnalazioni arrivate dal Comune di Frascati, che hanno costretto la Commissaria prefettizia Raffaela Moscarella ad emettere un’ordinanza con cui si è stabilita la chiusura del frequentatissimo parco di Villa Sciarra, anche dai cittadini di Monte Porzio arriva un grido d’allarme per la massiccia presenza degli ungulati sul territorio. Testimonianze di incontri ravvicinati e di una presenza ormai costante di esemplari che si aggirano nei centri abitati e nei pressi dei giardini delle abitazioni, in cerca di cibo e spesso con cuccioli al seguito. Segnalazioni che non sono certo una novità per Monte Porzio Catone e l’amministrazione che negli ultimi mesi ha sollecitato più volte le istituzioni e gli enti preposti al controllo e al contenimento. Una prima lettera del sindaco Pulcini risale a settembre 2020, dove il Primo cittadino si rivolgeva all’Ente Regionale del Parco dei Castelli Romani in seguito ad alcuni incidenti stradali, al ferimento di alcuni cittadini durante la corsa e alle continue devastazioni di campi coltivati, oltre che della più nota rotonda in località Pilozzo, divenuta nei mesi estivi zona di passaggio notturno per gli animali selvatici.

Una lettera che si tradusse in un nulla di fatto, così come quella che Pulcini inviò a Parco Regionale dei Castelli Romani, assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e direzioni regionali interessate come Salute e Integrazione socio sanitaria, Capitale naturale, Parchi e Aree protette, Politiche Ambientali e Ciclo dei rifiuti, Città Metropolitana di Roma Capitale, Polizia Locale della Città Metropolitana, Ispra lo scorso febbraio chiedendo un intervento risolutivo ed efficace. Niente. Tranne una vaga – e ben poco operativa – risposta arrivata dall’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, che lascia Monte Porzio in balìa di incontri sicuramente suggestivi ma potenzialmente pericolosi, soprattutto in vista della bella stagione e dell’allentamento delle misure Covid che sicuramente hanno contribuito ad una diminuzione della circolazione automobilistica, specialmente negli notturni. Un classico scaricabarile e rimpallo di competenze all’italiana che, come sempre, lascia i cittadini in balìa degli eventi.

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