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Covid-19, dati in progressivo miglioramento (+ 706 positivi nel Lazio). Brusaferro: “Coprifuoco? Da superare progressivamente”

brusaferro sanità

La situazione epidemiologica in Italia e nel Lazio appare in progressivo miglioramento. Questo quanto viene confermato anche dai dati odierni. Sono 7.567 i positivi al test del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute (ieri erano stati 8.085; 182 le vittime in un giorno, in calo rispetto alle 201 di ieri).  

“L’incidenza è in decrescita: nel flusso del Ministero della Salute è pari a 96 per 100mila abitanti. Tre regioni sono scese sotto la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, soglia che recupera il tracciamento”, ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

“Siamo in una fase di transizione dove stiamo crescendo con i vaccinati e i dati ci confortano sul controllo del virus. La parola chiave è progressività e anche in questo senso deve essere letto il tema del coprifuoco. L’idea è di superarlo ma con progressività”, ha evidenziato Brusaferro rispondendo alle domande dei giornalisti.

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“La pressione sui servizi ospedalieri decresce ma in 3 regioni è sopra la soglia critica, Rt è stabile sotto la soglia critica e continua anche a diminuire l’incidenza ma bisogna recuperare il valore di 50 casi per 100mila abitanti. La variante inglese è dominante e dunque bisogna ridurre il numero di nuovi casi aumentando il numero di vaccinati e mantenendo le misure di mitigazione per accompagnare questa fase di transizione”.

 “L’Età media dei casi – ha aggiunto Brusaferro – scende da 41 a 40 anni e la decrescita si rileva anche nella fascia tra 0 e 9 anni. Decrescita ancor maggiore negli anziani, chiaro indicatore della campagna vaccinale in corso”.

Rassicuranti anche le parole del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, durante la conferenza stampa al Ministero della Salute: “La campagna vaccinale sta dando effetti soprattutto su anziani e persone rischio di malattia grave”, con un calo dei decessi. “Accelerare la campagna di vaccinazione serve per limitare la circolazione delle varianti – ha aggiunto -. La sfida è vaccinare quanto prima anche le fasce di età giovani”.

Rezza ha tuttavia messo in guardia dalla variante indiana: “Sembra che abbia una elevata trasmissibilità per cui sarebbe giustificato un rafforzamento delle misure laddove è presente, ma non ci sono dati che dimostrano la maggiore aggressività clinica. Sulla capacita di dare infezione nei vaccinati, per ora non sembra essere cosi preoccupante come la variante sudafricana”.

Tornando alla regione Lazio “oggi su quasi 16mila tamponi molecolari (+1238) e oltre 16mila antigenici, per un totale di oltre 32mila test, si registrano 706 nuovi casi positivi (+52), 10 i decessi (-11), 1100 i guariti, 1599 ricoverati (+10), 231 le terapie intensive (-2). Aumentano i casi e i ricoveri, diminuiscono i decessi le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 4,4%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 2,1%”. A svelarlo l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Nella Asl Roma 1 sono 128 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto (3 decessi); Asl Roma 2: 197 casi nelle ultime 24h e 3 decessi; Asl Roma 3: 62 casi e 1 decesso; Asl Roma 4: 26 i casi e 0 decessi; Asl Roma 5: 60 nuovi casi e 0 decessi; Asl Roma 6: sono 95 i casi e 3 i decessi. Nelle province si registrano 138 casi e nessun decesso nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono 61 i nuovi casi, in quella di Frosinone 51 e nella Asl di Viterbo 21, mentre in quella di Rieti appena 5.

Intanto va avanti la campagna vaccinale e con gli Open day dopo il successo di quello del prossimo fine settimana col sold out di ben 20mila slot in due ore e mezza a Roma, Frosinone, Latina e Viterbo. Per questo l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato ha chiesto al Commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo 100mila dosi del vaccino Astrazeneca rimaste inutilizzate in altre regioni. Le dosi, secondo quanto si è appreso, potranno essere usate proprio per altri Open day dedicati ad Astrazeneca che verranno replicati in futuro magari per le fasce d’età più basse. Intanto dalle 24 si apriranno le prenotazioni per le classi di età 52 e 53 anni, ovvero per i nati nel 1969 e 1968.

Sabato inizierà il week-end del primo open day Astrazeneca per gli over40 che vede in campo 21 hub e il debutto del ticket virtuale che consentirà lo spostamento per raggiungere il punto di somministrazione e il rientro nella propria abitazione durante le ore del coprifuoco.

Per l’occasione aprirà anche l’hub vaccinale dell’Acea che diventerà la prima multiutility italiana ad aver reso operativa una propria sede con una capacità di oltre 1.000 dosi quotidiane. Il Gruppo ha allestito presso l’Autoparco aziendale un centro vaccinale, dotato di 26 postazioni per anamnesi, 15 linee vaccinali e oltre 60 postazioni per la fase di osservazione.

Da lunedì 17 maggio, il centro continuerà le somministrazioni rivolte ai cittadini. In una fase successiva l’hub sarà a disposizione anche per i dipendenti dell’Azienda, in linea con le modalità e le tempistiche stabilite dalle autorità sanitarie.

covid19 14 maggio
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