Con la Santa Messa celebrata presso la parrocchia di Santa Maria Maggiore, nel cuore di Lanuvio, e la successiva reposizione della Sacra Immagine nel Santuario a Lei dedicato, si sono conclusi nella serata di domenica 16 maggio, a Lanuvio, i riti in onore della Madonna Santissima delle Grazie, iniziati sabato scorso.
La Santa Messa è stata celebrata da Don Andrea De Matteis e alla stessa, in rappresentanza della popolazione lanuvina, hanno assistito il Sindaco, Luigi Galieti (e consorte), oltre a 50 fedeli, opportunamente distanziati, in ossequio alle normative anti Covid-19. In prima fila, durante la celebrazione, in rappresentanza della Giunta comunale, anche gli assessori Valeria Viglietti, Mario Di Pietro ed Alessandro De Santis.
Le misure restrittive finalizzate a limitare la Pandemia hanno indotto le autorità a limitare le celebrazioni, garantite dall’impegno della Confraternita Nostra Signora delle Grazie, col supporto logistico della Protezione Civile, trainata dal responsabile Marco Baccarini.
“Speriamo nel maggio 2022 di tornare con la tradizionale processione di andata e ritorno”, ha premesso Don Andrea De Matteis nella sua omelia. “E’ stata una settimana intensa di fede e devozione e non c’è stato lanuvino che non abbia sostato ai piedi della Madonna delle Grazie. Maria ci invita al coraggio verso il tema della ricostruzione, perchè è tempo di ricostruire e per farlo dobbiamo guardare all’esempio della Vergine Maria, che Dio nella sua grande Provvidenza ci pone innanzi. Questa esperienza – ha aggiunto Don Andrea in riferimento alla crisi sociosanitaria – ci ha portato a guardare con fiducia a Maria, al suo essere essenziale. Tante volte il nostro sguardo è attratto dal superfluo, ma come cristiani dobbiamo guardare al centro vitale della nostra esistenza e metterci in cammino, rendendo grazie, sapendo vedere nella propria vita la presenza di Dio, affinché la nostra sia una storia personale di salvezza”.
L’esclamazione tanto cara ai fedeli, “l’Evviva Maria”, ha posto fine al rito, tra le campane festose del Santuario mariano, prima dell’arrivo al Santuario e la Reposizione.
Reposizione che è stata receduta dalla certosina attenzione degli incollatori, che hanno issato la Sacra Immagine li dove si trova tutto l’anno, ad eccezione della Settimana Mariana appena conclusa.
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