POLITICA

Antenne selvagge: Monte Porzio si difende. Polemiche anche a Genzano, Frascati e San Cesareo

antenna genzano

di Claudia Proietti

Non si placano le polemiche e i timori tra i cittadini dei Castelli Romani per le installazioni “selvagge” di torri radio, proprietà delle varie compagnie di telefonia mobile. Particolarmente aggressiva sul nostro territorio, come anche in tutto il Paese, si sta dimostrando negli ultimi mesi la presenza di Iliad, colosso telefonico che punta a rendersi totalmente indipendente rispetto agli altri gestori di più lungo corso. Dopo l’ennesimo traliccio Iliad spuntato lo scorso ottobre (ad insaputa dell’amministrazione), che ha interessato una città già ambientalmente martoriata come San Cesareo, in seguito alla torre di 38 metri sorta pochi mesi fa in prossimità del cimitero di Frascati, in località Cocciano, arriva proprio ieri da Genzano la protesta furibonda dei residenti in rivolta contro l’installazione dell’ennesimo traliccio. Installazioni che avvengono in punta di legge, ma quasi sempre all’insaputa delle amministrazioni comunali, che vengono bypassate e spesso neanche informate dagli uffici competenti, che si limitano a visionare i permessi, spesso facendo scadere i termini per eventuali ricorsi e opposizioni. Un atteggiamento fortemente sbilanciato rispetto all’interesse dei gestori telefonici, assistiti oltre che da corazzatissime squadre di legali, molto spesso anche da lacune enormi derivanti da Piani antenne comunali non adeguati, quando non totalmente assenti.

Ieri, su Buongiorno Regione Lazio, il programma televisivo curato dal Tgr Lazio, è andato in onda un servizio che riguardava proprio le antenne e la mancanza di piani adeguati. Una problematica che interessa anche il Comune di Roma, dove sono sempre di più i cittadini, i comitati e le organizzazioni che chiedono interventi in grado di risolvere un fenomeno che oggi ha assunto dimensioni preoccupanti. Nel servizio televisivo è stato inserito un intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Monte Porzio Catone, Roberto Primavera, che ha parlato del PRAEET, Piano adottato dall’amministrazione comunale proprio per scongiurare tali derive: un piano antenne a tutela della salute dei cittadini ma che al contempo consenta un’adeguata copertura del servizio telefonico.

“I monitoraggi dei livelli di emissione che sono stati effettuati dalla ditta incaricata sul nostro territorio – ha detto Primavera – sono confortanti, di riflesso però abbiamo un territorio con una copertura del servizio a macchia di leopardo e questo non va bene. L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di regolamentare la distribuzione delle stazioni radio base in modo da conciliare al meglio la copertura del servizio attuando la migliore minimizzazione dei campi elettromagnetici. Durante la preparazione di questo piano abbiamo dato dei dinieghi agli operatori e lo abbiamo fatto per studiare i punti di installazione più idonei: non vogliamo ostacolare a prescindere gli operatori telefonici, ma vogliamo essere noi a decidere, in base ai dati che ci ha fornito la ditta incaricata, dove installare le stazioni radio.

Nei mesi scorsi il gestore Wind ha fatto ricorso al TAR contro il Comune per una nuova installazione che dovrebbe sorgere in zona via Cappellette a cui noi non avevamo dato il permesso. Ci siamo costituiti in giudizio contro Wind, visto che il diniego è stato dato proprio in attesa della preparazione del Piano Antenne, che andrà nei prossimi giorni in approvazione al Consiglio comunale. Confidiamo che le leggi sovracomunali riconoscano la validità del piano e consentano alle amministrazioni comunali la scelta del posizionamento più opportuno, chiaramente il tutto comprovato dalle analisi tecniche eseguite dalla ditta che abbiamo incaricato”.

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