POLITICA

Genzano – Infiorata, ultimo appello della minoranza: “Spostiamola a dopo il 15 giugno”

infiorata 2019 spallamento

Non si arresta la polemica da parte delle forze di minoranza in merito alle iniziative previste per la Tradizionale Infiorata del prossimo mese di giugno. “Infiorata diffusa”, “Giugno in fiore”, manifestazioni errate – come dichiarato – già dal nome scelto, poichè tradiscono la tradizione locale.

“L’assessore e la giunta hanno fatto un grande errore, perchè dall’inizio le delibere di giunte che sono state prese hanno utilizzato termini che non riguardano la nostra tradizione – ha detto il consigliere Flavio Gabbarini nell’ultimo consiglio comunale -. Infiorata diffusa è un termine sbagliato, non fa parte della nostra tradizione, che invece appartiene ad esempio a Pietra Ligure. L’infiorata di Genzano è famosa perchè si svolge su via Livia, sulla salita che termina con la chiesa”.

L’altro errore grave per i consiglieri di minoranza è stato creare l’evento della settimana successiva “Giugno in fiore”, quasi a creare un evento che sembra più importante dell’infiorata stessa. “Genzano non è la città dei fiori, come Sanremo, ma la città dell’Infiorata” ha sentenziato ancora Gabbarini.

“Fare leva sui fiori non valorizza il brand infiorata della nostra città” ha ribadito ancora il consigliere di Città Futura, dando voce ad uno dei punti focali del programma elettorale con cui si era presentato ai cittadini, anche sulla scia delle iniziative intraprese dalla città di Noto per l’Infiorata.

Un altro errore segnalato è stato mischiare durante il periodo dell’infiorata tradizionale, un’altra tecnica con in quadri a 45 gradi che verranno posizionati a palazzo Sforza Cesarini, avvalendosi di una modalità utilizzata dai maestri infioratori durante il periodo natalizio.

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Quello che i consiglieri di minoranza sono tornati a ribadire, con un ultimo appello volto a modificare quanto disposto, assicurandosi una maggiore partecipazione anche dei maestri infioratori, è una Infiorata in forma ridotta nella sua consueta location, spostando la data a dopo il 15 giugno (eventualità già tollerata in passato rispetto alla ricorrenza del Corpus Domini).

“Era opportuno riunire ripetutamente la commissione cultura che è stata tenuta all’oscuro delle decisioni – ha detto il consigliere Rosatelli -. Si è ritenuto che quanto deciso dall’Amministrazione sia a maggiore tutela per i cittadini, e abbiamo chiesto di sapere su quale parere sono state prese queste decisioni, senza avere risposta. Le divisioni su questo tema sono un danno per la città. Noi proponiamo di spostare la data a dopo il 15 giugno perchè in base agli ultimi decreti non è possibile fare eventi fieristici prima di quella data”.

Appelli cui la maggioranza è tornata a ribadire le proprie scelte.

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