Eccessivo indebitamento e debiti scaduti: come comportarsi

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A chiunque potrebbe capitare di trovarsi un una complessa situazione debitoria ed avere l’impressione di non riuscirne più a venir fuori, anche per la presenza di debiti molto risalenti nel tempo. In realtà l’ordinamento prevede diverse tutele per il debitore, grazie alle quali poter superare questa impasse e riuscire a ripagare tutti i debiti, ritornando ad una situazione di maggiore stabilità. Ovviamente le strade da percorrere sono molteplici ed è importante avvalersi della giusta consulenza per scegliere quella che può fare maggiormente al caso proprio.

Debiti scaduti: quando si prescrivono

Come avviene per gli altri diritti civili, anche i crediti intercorrenti tra privati si estinguono secondo il termine decennale di prescrizione, vi sono poi delle eccezioni per alcune tipologie di crediti che hanno prevedono un termine di prescrizione inferiore. Comunque in linea generale si può dire che i crediti derivanti da contratto o obbligazione unilaterale siano sottoposti alla prescrizione ordinaria decennale. Allo scadere del termine, quindi, il debito si estingue e non si è più tenuti al pagamento delle somme previste originariamente perché interviene la prescrizione dei crediti.

Più nello specifico la prescrizione, come stabilito dalle norme del codice civile, comporta il decadimento di un diritto, in capo al suo titolare, quando questi non lo eserciti per un determinato periodo di tempo, e questo periodo è determinato dalla legge.

Affinché la prescrizione decorra è quindi necessario che il titolare del diritto, nel caso dei crediti il creditore, non compia nessuna azione per far valere le proprie ragioni, o nel caso qualche azione sia intrapresa, dal successivo momento in cui il creditore resta inerme. Nel caso del recupero crediti, quindi, la prescrizione decorre dal momento in cui il creditore faccia valere il suo diritto, se nei successivi dieci anni non compie nessuna altra azione il debito decade e il creditore perde il diritto di rivalersi sul debitore.

Detto ciò appare evidente come, nel momento in cui ci si trovi ad affrontare una difficoltosa situazione debitoria, sia fondamentale accertarsi che i propri debiti siano ancora in corso e non si siano prescritti, perché in caso di sopravvenuta prescrizione non si è obbligati più al pagamento.

Saldo e stralcio e ristrutturazione del debito

Se è appurato che i debiti in questione non siano scaduti, allora si dovrà procedere per altre strade come le procedure di saldo e stralcio e di ristrutturazione del debito. Si tratta di due procedure stragiudiziali, quindi abbastanza rapide e certamente meno esose delle vie giudiziarie.

Con la procedura di saldo e stralcio il debitore si impegna al pagamento del debito in un’unica ed immediata soluzione, a fronte di uno sconto sull’ammontare totale del debito. Questo sconto talvolta potrà essere anche cospicuo, per questo appare evidente la vantaggiosità di intraprendere una simile procedura.

La ristrutturazione del debito, a differenza del saldo e stralcio, non prevede un unico pagamento, ma la creazione di un vero e proprio piano di rientro per il debitore che in poche parole rinegozia il suo debito, ma che comunque alla fine lo paga per il suo intero ammontare.

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