Cultura

Nasce il Comitato Danza Accademica Italia: “Siamo il mondo dello Spettacolo non dello Sport”

operatori dello spettacolo

In data 17 maggio si sono costituiti in dieci regioni d’Italia altrettanti Comitati che hanno i seguenti nomi:

CoDAL Lombardia, Presidente Maria Gabriella Pietraforte
CoDAV Veneto Presidente Paola Miotto
CoDAP Piemonte Presidente Assunta Zavettieri
CoDAL Liguria Presidente Simona Diotalevi
CoDAE Emilia-Romagna Presidente Patrizia Abbate
CoDAM Marche Presidente Homar Perchiazzo
CoDAL Lazio Presidente Massimo D’Alessio
CoDAC Calabria Presidente Margherita Mingrone
CoDAB Basilicata Presidente Elettra D’Alessandro
CoDAS Sicilia Presidente Mariangela Bonanno

I comitati hanno lo scopo di raccogliere almeno 1000 firme per presentare una Risoluzione in ogni regione di appartenenza, con lo scopo di promuovere e difendere i diritti delle Scuole di Danza e della figura professionale dell’insegnante. Tali figure, che non fanno capo al Coni, rivendicano l’appartenenza della propria categoria al mondo dello Spettacolo e dell’Arte.

Tale iniziativa nasce con il fine di distinguere la figura dell’insegnante di danza e dei ballerini da quella degli sportivi.

La recente crisi pandemica ha messo in evidenza la grave crisi di identità del mondo della Danza che è stato equiparato al mondo dello sport discriminando tutte quelle realtà che non sono affiliate ad enti sportivi o al Coni le quali sono state, e sono ancora, costrette a rimanere chiuse: ciò ha generato una profonda spaccatura trasformando in atleti gli allievi danzatori appartenenti alle sopra citate realtà i quali, grazie a tale iscrizione, hanno acquistato la “qualifica” di agonisti e, grazie a questa palese denaturazione della disciplina tersicorea, sono potuti tornare in sala come se, in qualche modo, il loro nuovo status li rendesse avulsi al problema pandemico (mentre per tutti gli altri è ancora impossibile riprendere a studiare), dimenticando, in questa contraddizione in termini, che la DANZA, in quanto ARTE, nulla ha a che fare con il panorama delle gare tipico dell’agonismo sportivo: il miglior ballerino viene “premiato” con un bagno di applausi ma non di certo con una medaglia.

L’equiparazione al mondo dello sport ha di fatto negato il diritto di praticare a migliaia di allievi ed a migliaia di insegnanti, decretando “non essenziale” e totalmente “sacrificabile” una categoria fermamente convinta che, nonostante il durissimo impegno fisico, la danza sia ARTE e CULTURA.

I Comitati CoDA intendono portare la loro risoluzione approvata dalle dieci regioni al Parlamento Italiano, avanzando specifiche e mirate richieste a nome e per conto di tutti coloro che sono legati al mondo CULTURALE ED ARTISTICO  e  NON al settore sportivo.

A tale scopo è stato fondato anche un gruppo privato su Facebook denominato “Scuole di Danza no Coni”.

Di tale iniziativa è stato messo al corrente anche il Consiglio Internazionale della Danza (CID) Unesco.

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