POLITICA

Monte Compatri – Fine Amministrazione D’Acuti, le reazioni delle opposizioni in vista del rinnovo elettorale

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L’epilogo della Giunta D’Acuti era ormai nell’aria dopo le dimissioni del Vicesindaco Claudio Gara, che oggi, insieme ad altri 8 membri di Tinello Borghese si è recato a presentare le proprie dimissioni anche da consigliere. Proprio alla vigilia dell’ultimo Consiglio Comunale, che si sarebbe dovuto svolgere alle 13.00, il Sindaco D’Acuti ha dovuto prendere consapevolezza del fatto che la sua sindacatura era giunta al capolinea: un’esperienza che termina con un anno d’anticiponon tra i banchi dell’aula, come la consuetudine avrebbe voluto, ma con le dimissioni in uno studio notarile rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri comunali”, si legge in una nota ufficiale dal tono amareggiato dell’ormai ex primo cittadino, che in modo più esplicito ha poi accusato i nove dimissionari dandogli dei “carbonari”: “dimissioni rese davanti ad un notaio, in pieno stile carbonaro”.

Per le opposizioni oggi si inizia a respirare “aria nuova” e in una nota congiunta i Consiglieri Francesco Ferri, Serena Gara, Luca Mengarelli, Antonio Martorelli ed Elio Masi ribadiscono la loro posizione di assoluta contrarietà nei confronti dell’azione politico-amministrativa della maggioranza D’Acuti: “Constatiamo, per l’ultima volta, l’assoluta inesistenza di una maggioranza politico-amministrativa. Abbiamo assistito ad un assoluto immobilismo che ha riguardato l’intera macchina amministrativa; una disperata rincorsa, sempre più affannosa, fatta di continui ritardi e ripetuti fallimenti”. Stessa inefficienza e malagestione con cui l’ex alleato Mauro Ansovini ha giustificato la firma di questa mattina: “Questa mattina ho presentato le mie dimissioni da consigliere comunale. Con questo atto si pone fine ad una delle peggiori amministrazioni degli ultimi decenni. D’Acuti (e con lui tutta una pletora di personaggi in cerca d’autore) se ne andrà a casa a meditare. Come il suo solito se la prenderà con tutti noi. Ci darà dei traditori. Imprecherà dicendo che abbiamo fatto il male del paese. La verità per fortuna è sotto gli occhi di tutti”.

Altrettanto dure le parole della Consigliera Moriconi, che ha voluto ribadire la sua delusione nell’essersi trovata ad un certo punto del suo percorso in una maggioranza di cui non condivideva più l’operato e le posizioni: un “modus operandi sfacciatamente superbo” di un’amministrazione “iniziata con il prospetto di un’esperienza continuativa di una linea politica costruttiva, quella della precedente amministrazione De Carolis, in presenza anche della figura del consigliere Ansovini. Negli ultimi tempi invece il percorso è andato sempre più scemando nelle mani di chi non ha saputo guardare un po’ più in là del proprio naso. Rimane quel fallimento che comunque ci portiamo dentro seppure con l’unica colpa di aver creduto nella persona e aver affidato l’operato di tanti anni di duro lavoro a chi non ha saputo né cogliere e tramandare l’eredità ricevuta né mettere del suo per uno sviluppo costruttivo del paese”.

Parole in cui si riesce già a leggere il clima che si respirerà nella prossima campagna elettorale per le elezioni di ottobre, in cui il centrodestra – stando alle dichiarazioni di De Carolis – vorrà presentarsi unito, senza chiudere le porte a nessuno, neanche al tanto osteggiato D’Acuti: “a me dispiace per la fine di questa esperienza, perché è comunque un fallimento: purtroppo però era un evento inevitabile perché [D’Acuti ndr] aveva perso il contatto con la realtà. Ammettere gli errori sarebbe sinonimo di intelligenza. Spero che il Centrodestra si presenti unito alle prossime elezioni e, se si dovesse far convergenza su un candidato terzo, io non chiudo le porte a nessuno”. Un’apertura che D’Acuti, invece, sembra non voler cogliere, tant’è che proprio in merito alla questione relativa alle elezioni di ottobre ha spiegato: “Ci sarà un forte contributo dei civici, ciascuno ha la sua idea politica ma amministrare un paese significa amministrare anche oltre la propria idea politica”.

Un atteggiamento che ostenta una certa sicurezza tanto sulla bontà del proprio operato quanto sull’apprezzamento dei cittadini: “le opposizioni parlano della peggior amministrazione di sempre, ma io vedo che il nostro paese è un cantiere a cielo aperto con oltre 6 milioni di investimenti ACEA portati qui in due anni, con le manutenzioni del verde messe a posto, con una prospettiva di ampio respiro. Ci rivedremo in campagna elettorale, ciascuno ha fatto la sua scelta e ciascuno risponderà ai cittadini come meglio crede. Noi usciamo da questi quattro anni di amministrazione a testa alta con la promessa e l’impegno che proporremo una lista che possa continuare il lavoro iniziato e lasciato a metà“.

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