POLITICA

Monte Compatri – E’ subito campagna elettorale: al centro il divorzio D’Acuti-De Carolis e la frattura del Centrodestra

de carolis d'acuti monte compatri

Dopo la caduta della giunta D’Acuti e l’insediamento del Commissario Borrelli, a Monte Compatri sembra già essere iniziata la campagna elettorale per le prossime amministrative. A colpi di post e video su Facebook, i due ex alleati De Carolis e D’Acuti si scambiano accuse reciproche che lasciano intuire una spaccatura ormai insanabile.

“Si torna al voto sperando che il clima non sia continuamente avvelenato da cattiverie o aggressioni verbali” provenienti da “D’Acuti o qualche suo adepto”. Questo il messaggio finale con cui De Carolis conclude il suo video di disamina della burrascosa settimana politica vissuta a Monte Compatri, commentando le ragioni che lo hanno portato a firmare le sue dimissioni da consigliere e la conseguente caduta del Sindaco Fabio D’Acuti.

Si entra così in un vero e proprio clima da campagna elettorale, in cui già traspaiono le sagome dei futuri schieramenti politici e le tematiche su cui verterà il confronto: la separazione tra D’Acuti e De Carolis pare ormai avviata al divorzio e il botta e risposta social delle ultime ore sembra chiudere quelle “porte aperte del Centrodestra” di cui parlava De Carolis a poche ore dalla caduta dell’ex alleato.

Sebbene alla fine del videomessaggio pubblicato ieri l’ex consigliere abbia voluto scoraggiare un confronto basato sui livori personali, nel corso dello stesso video le critiche rivolte all’ormai decaduto primo cittadino non si direbbero le più adatte a suscitare un clima di distensione: “questa amministrazione si è caratterizzata per incapacità del sindaco a gestire un sano confronto con maggioranza e cittadini” a causa della sua “presunzione e mancanza di autocritica“. Autocritica nella quale De Carolis ha voluto cimentarsi, riconoscendo però come unico errore capitale l’aver riposto fiducia, nel lontano 2017, proprio nell’allora fidato braccio destro Fabio D’Acuti: “il primo errore è stato commesso dal sottoscritto nell’aver individuato come candidato [sindaco ndr] D’Acuti nel 2017“, un errore cui “in parte abbiamo posto rimedio, determinando l’interruzione di una legislatura che considero la più raffazzonata degli ultimi anni”.

L’attenzione è poi stata spostata sui due indiscussi vulnera della maggioranza D’Acuti, le due macro-problematiche che da tempo hanno creato un disamore nella cittadinanza per l’amministrazione, ovvero i lavori ACEA al centro storico e la questione della “scuola Todis“: per il primo all’ex sindaco viene recriminato di aver bloccato per un anno e mezzo il cuore del paese “senza fare prima un’ispezione dei sottoservizi che ha provocato rotture delle condotte” e quindi i ritardi nella consegna dei lavori; sulla seconda questione invece sono state ribadite tanto il costo quanto l’impopolarità della scelta di “aver spostato 200 bambini di Laghetto al centro urbano con una spesa di 300.000 euro circa”.

A questo punto D’Acuti ha voluto rispondere nel merito, descrivendo minuziosamente gli interventi fatti al centro storico e non risparmiando la frecciata al suo vecchio mentore e ora acerrimo nemico: “viste le numerose osservazioni da parte di pseudo politici ed amministratori che si distinguono per un’atavica scarsa propensione a studiare le carte, appare opportuno chiarire alcuni punti: la bonifica di via Martini e via Felici è un’opera fortemente voluta dall’Amministrazione D’Acuti, che si è battuta per ottenere nel piano di investimenti ACEA opere per circa 6.000.000 di euro”, ha commentato l’ex sindaco, per poi chiarire tutti gli studi tecnici, geologici e i sopralluoghi disposti dalla sua amministrazione al fine di fugare ogni dubbio sul fatto che i ritardi siano stati determinati da imprevisti e non da una malagestione della macchina amministrativa. “I ritardi ci sono stati, questo è chiaro, come spero avrò chiarito a cosa questi siano dovuti. L’opera è strategica per lo sviluppo e il decoro urbano del centro storico”, ribadisce D’Acuti prima di chiudere il suo intervento con una chiosa che sembra dimostrare quanto sia ormai profonda la frattura all’interno del Centrodestra monticiano: “cavalcare il malcontento è normale, non riconoscere l’importanza di quanto in esecuzione è miope”.

Insomma, per riprendere la citazione letteraria con cui De Carolis ha voluto intitolare il video in questione, la cronaca di una morte annunciata sembrerebbe attagliarsi perfettamente tanto alla fine dell’Amministrazione D’Acuti quanto all’attuale situazione del Centrodestra monticiano, esempio tangibile del fatto che la politica non è sempre l’arte del compromesso.

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