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Rocca di Papa – Partita la raccolta firme contro la chiusura dei Pratoni del Vivaro

pratoni del vivaro

I cittadini dei Castelli Romani, soprattutto quelli i cui territori gravitano attorno ai Pratoni del Vivaro, non ci stanno a vedersi interdire totalmente l’accesso ad uno dei luoghi più caratteristici del territorio, tra grandi distese verdi e dolci colline.

pratoni del vivaro

La questione si riferisce alla convenzione prevista – e già approvata in Consiglio comunale – tra il Comune di Rocca di Papa e la Fise (Federazione Italiana Sport Equestri) per la gestione del compendio sportivo e naturalistico che ha ospitato le Olimpiadi del ’60.

Il Comune di Rocca di Papa, dopo essere entrato in possesso dell’area dopo svariate peripezie, ne ha concesso l’uso esclusivo alla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), tenendo per sè la disponibilità di 21 giorni all’anno.

Si tratta di un’area molto estesa che, oltre ai campi gara e alle strutture equestri, conta distese di aree verdi da sempre meta di sportivi e amanti della natura.
Un polo attrattivo che oggi è stato fatto oggetto di una raccolta firme per ostacolarne la chiusura.

“Questo paradiso naturale -si legge nel sito creato appositamente “nochiusurapratonidelvivaro.it” -, nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani, che si estende per oltre 140 ettari, è frequentato da tantissime persone, che negli ultimi dieci anni lo hanno utilizzato per passeggiare, portare fuori i propri cani, portare i figli e nipoti all’aria aperta, fare sport e tante altre attività per le quali non esistono alternative nel nostro territorio. 
L’area è situata nel comune di Rocca di Papa, ma fa da collettore per persone che arrivano da moltissimi comuni limitrofi: Rocca Priora, Ariccia, Castel Gandolfo, Velletri, Nemi, Albano, Genzano, Marino, Frascati, Lariano, Artena e non da ultima Roma”.

“Noi crediamo che questo assegnazione – continua il testo della raccolta firme – sia profondamente ingiusta e non inclusiva, ledendo i legittimi diritti di tutti i cittadini, e contestiamo fortemente la visione di una zona a “vocazione equestre”.

Considerando che:

  • Dal 1960 ad oggi il territorio è profondamente cambiato, rendendo sempre più esigui gli spazi verdi e le aree naturali fruibili dai cittadini, anche a seguito di un’urbanizzazione spesso selvaggia e incontrollata.
  • Nel 1984 è stato istituito Il Parco Regionale dei Castelli Romani, e l’area si trova proprio nel cuore del suddetto Parco.
  • Abbiamo fortunatamente maturato la consapevolezza dell’importanza dell’ambiente e della sua salvaguardia, al punto di destinare ampie risorse provenienti dall’Europa proprio su questo tema, dopo l’emergenza Covid.
  • L’area è stata abbandonata a se stessa e utilizzata liberamente da tutti i cittadini negli ultimi 10 anni, convivendo senza grandi problemi anche con le attività equestri che si sono svolte da parte dell’associazione a cui era stata temporaneamente affidata.
  • I soldi investiti dal FISE nella riqualificazione provengono in cospicua parte da fondi pubblici che sono soldi delle tasse di tutti i cittadini, e non solo di chi va a cavallo.
  • L’enorme flusso di persone che frequentano l’area sono un forte volano economico per molte attività di ristorazione, turistiche e commerciali presenti nella zona. Impedire questo flusso di persone danneggerebbe enormemente e metterebbe a rischio di chiusura molte piccole imprese già fortemente penalizzate dall’emergenza Covid.

Chiediamo al Comune di Rocca di Papa di rivedere i termini di questa assegnazione alla Fise, perché siamo convinti che gli sport equestri e i legittimi diritti di tutti i cittadini possano coesistere, permettendo a tutti l’accesso ad alcune aree con modalità e regole opportune. Permettere la fruizione di un bene pubblico solo ad una fortunata categoria di persone che può permettersi di possedere un cavallo e impedirla a tutti gli altri è a nostro parere una enorme ingiustizia sociale“.

Per firmare

https://nochiusurapratonidelvivaro.it/
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