POLITICA

Giancarlo Righini (FdI): “Per ora solo promesse sull’Ospedale di Velletri. Intanto si restituisca subito il maltolto!”

Righini Ospedale Velletri

Un vero e proprio “coup de théâtre” quello andato in scena proprio all’interno del teatro più nobile della città per rendere pubblici i destini dell’Ospedale “Paolo Colombo” di Velletri, dove sono stati annunciati investimenti per circa 27 milioni di euro in favore del malmesso nosocomio veliterno.

Nient’altro che una cortina fumogena, però, per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, che a più riprese in questi anni ha dimostrato di avere a cuore le sorti del presidio ospedaliero veliterno, muovendo passi concreti su tutti i fronti, mentre l’Ospedale andava sfaldandosi.

Inevitabile, di fronte all’indeterminatezza degli annunci, che il consigliere di minoranza tornasse a porre l’attenzione sulle mancate risposte di quanto ha portato all’attenzione generale anche nei mesi scorsi, nell’Audizione della Commissione Sanità da lui richiesta proprio per far luce sull’Ospedale di via Orti Ginnetti.

“Vanno senz’altro bene i propositi di investimenti, che noi chiediamo da tempo, in maniera concreta. Ma intanto ci venga restituito il maltolto, visto che non si è fatta alcuna menzione di tutti i reparti e servizi chiusi negli anni”, premette Righini.

“Continuiamo a non ricevere infatti risposta rispetto alla restituzione dei tanti reparti sottratti. Anche in riferimento alla riapetura del Punto Nascita, l’assessore D’Amato ha fatto melina, limitandosi ad evidenziare che il Lazio ha un problema di denatalità, palesando la volontà di non riaprirlo”.

Le perplessità di Righini si acuiscono anche in relazione alle tempistiche degli interventi annunciati: “La verità, che tutti devono conoscere, è che non c’è ancora nessuna delibera, nessuno stanziamento di bilancio e nessun progetto, e ci si è limitati a presentare uno studio di prefattibilità, senza grafici, che ha offeso l’intelligenza dei presenti”.

Nessuna certezza, quindi, neppure sui tempi di realizzazione, “visto che anche andando velocemente il progetto e l’appalto richiedono almeno 2 anni. Far riferimento ai 1000 giorni dell’Ospedale dei Castelli è quindi fuorviante – aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d’Italia -, visto che a Velletri andranno fatte anche opere di consolidamento e bisognerà lavorare con l’Ospedale in funzione, sempre sperando che non vogliano chiuderlo durante i lavori”.

“Quanto andato in scena presso il Teatro Artemisio – continua Righini -, compresi gli squilli di tromba della propaganda, va al momento annoverato tra la fuffa, essendo privo di delibera, stanziamenti e progetti. Fatta la tara agli spot dei convenuti c’è soltanto una iniziativa palesemente politico elettorale per rallentare la pressione sull’Amministrazione comunale di Velletri, che purtroppo continua a non porre le questioni serie alla ASL. Vanno bene gli investimenti, ma intanto – conclude Giancarlo Righini – restituiteci il maltolto. E penso ad Otorino, Chirurgia Vascolare, Endoscopia digestiva, Urologia, Radiologia Interventistica e il Laboratorio Analisi, fino ad arrivare ai reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, di cui non c’è assolutamente traccia nel 3° piano delineato da chi ha presentato il “nuovo” Ospedale di Velletri”.

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