di Doriana Beranzoli
“La politica non la puoi inventare da un giorno all’altro ci vuole esperienza, e a cosa serve l’esperienza se non viene tramandata alle giovani generazioni? Per questo motivo voglio mettere la mia conoscenza a disposizione dei giovani che sono il nostro futuro”.
Queste le affermazioni di Giancarlo Staffulani, che ha dedicato la sua vita alla politica e al suo lavoro da infermiere. Per un decennio dal 1962 è stato presidente della scuola infermieri a Lariano e vicepresidente della ASL Lariano-Velletri RM3, dopo aver avuto esperienze lavorative all’estero, Inghilterra e Scozia, dove ha lavorato come cameriere a conclusione di un corso alberghiero e ha sfiorato la carriera calcistica (“Giancarlo. The waiter footballer, North team sign John Charles – from Italy” – The Press and Journal, friday january. 17/ 1964), preferendo rientrare in Italia.
Presente sulla scena politica dal 1971 quando fu nominato segretario del Partito Repubblicano di Lariano per poi ricoprire il ruolo di consigliere d’opposizione nel 1976 e assessore all’Urbanistica e ai servizi sociali con la giunta Romaggioli e poi al Patrimonio con Raffaele Montecuollo, ha deciso di tornare a far sentire la sua voce in questi ultimi mesi.
“I motivi per cui io ho ricominciato a fare attività politica che avevo un po’ abbandonato in questi ultimi anni è che sono stato spinto da molti cittadini. Molti di loro mi hanno cercato ricordando quanto avevo fatto in passato, perché mi hanno riconosciuto dei meriti e mostrato stima.
Lasciando da parte gli ideali politici non posso umanamente rimanere inerte di fronte a episodi che mi coinvolgono emotivamente e/o che appartengono al mio passato, come la questione degli sgomberi a Piazza Sant’Eurosia, o il problema che vivono alcune famiglie in via Vittorio Colonna che non hanno ancora, dopo dieci anni, l’allaccio dell’acqua e vanno a prenderla con il serbatoio in macchina, o ancora il terreno alle porte di Lariano, adiacente alla rotatoria che è di proprietà del Comune ed è lasciato al completo degrado.
Queste alcune delle problematiche che ha evidenziato l’ex consigliere, che tornando sull’accaduto degli sgomberi degli alloggi popolari a Lariano ha ricordato il progetto di cui lui fu parte integrante, relativo alla costruzione di un centro commerciale.
“Avevamo fatto questo progetto, quando io ero assessore al patrimonio, che prevedeva la demolizione di due fabbricati, quello accanto alla chiesa e quello dove ultimamente risiedeva l’Avis, che non ha l’agibilità. Il campetto dei preti era stato comperato da noi e io c’ero, c’è la mia firma ed era presente anche il Vescovo dal notaio. Il progetto prevedeva un giardino pubblico, un centro commerciale e dei parcheggi sotterranei. Il lavoro era stato dato in appalto alla Società Salaria Costruzioni, che ha costruito anche il cimitero di cui detiene la manutenzione per circa 35 anni.
Poi è caduta la giunta e il Comune è stato commissariato, siamo stati commissariati per sei mesi e l’azione è rimasta in sospeso.
Quando a 9 anni fa io mandai le lettere per lasciare gli alloggi avevamo proposto il trasferimento alle famiglie coinvolte, negli alloggi popolari di via Tevere, dove il Comune è proprietario di 9 appartamenti e di questi ne avevamo messi a disposizione 6. Non abbiamo mandato via le persone come hanno fatto adesso ma in sostituzione gli venivano consegnati altri alloggi popolari.
Trovo inverosimile che il Comune non sapesse nulla e che in una situazione come questa di pandemia abbia cacciato via degli inquilini dalle case senza neanche ricollocarli altrove. Questo lo trovo ingiusto”, ha evidenziato l’ex amministratore larianese, che ha paventato poi l’ipotesi di “mosse strategiche in previsione delle prossime elezioni comunali”.
“Il prossimo anno – ha aggiunto e concluso Staffulani – si andrà a votare e le persone dovranno pensare attentamente a ciò che faranno perché si giocherà il futuro di Lariano”.
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