Venerdì 18 giugno alle ore 17,30 presso piazza San Pietro ad Albano si terrà un’assemblea pubblica tenuta da associazioni e comitati cittadini per relazionare sullo stato del cantiere di via Cancelliera, nel quartiere di Santa Palomba, a ridosso del Comune di Albano.
Esponenti politici ed associazioni hanno presentato un nuovo esposto per richiedere verifiche a tappeto sul cantiere e sul rispetto delle prescrizioni ambientali, dopo aver denunciate delle presunte irregolarità.
L’esposto riguarda “la presenza di una colata di cemento all’interno dell’alveo del Fosso di S. Palomba e per abbandono di rifiuti sui suoi argini”.
A firmare l’esposto sono stati Marco Alteri, in qualità di consigliere comunale della Città di Albano Laziale, Nicola Passaretti per il Circolo Legambiente Appia Sud “Il Riccio” e Salvatore Stefanelli, per il l Comitato di Quartiere “Pavona Uno”. I tre hanno segnalato che all’interno del cantiere del Programma Integrato n. 3 “Santa Palomba” (PRINT S. Palomba), che ricade Municipio IX del Comune di Roma, il deposito di detriti misti a rifiuti sull’argine del fosso di Santa Palomba, con il rischio che possano disperdersi nel corso d’acqua. Inoltre è stato costruito un attraversamento dell’alveo per le attività di cantiere, che ostacola il regolare deflusso delle acque.
“Fondamentale è la compattezza tra istituzioni e cittadini, perché gli interessi in gioco sono enormi. Ricordiamo infatti che i 1.000 appartamenti di S. Palomba sono finanziati da Cassa Depositi e Prestiti in convenzione con il Comune di Roma – hanno detto gli organizzatori -. Venerdì alle 17:30 è stata convocata un’assemblea pubblica per raccogliere proposte e sensibilizzare la cittadinanza sulle principali minacce che riguardano il nostro territorio, appuntamento in piazza San Pietro, sotto il Comune di Albano per chiamare a raccolta tutte le città latine.
Non siamo contrapposti a Roma, ma vorremmo invitare i nostri grandi vicini a risolvere i problemi e non limitarsi a scaricarli su di noi. Chiediamo di dire basta al consumo di suolo e alla costruzione di nuovi ghetti, ma di rigenerare le tante cubature abbandonate e degradate, come l’ex sede RAI sull’Ardeatina”.
I Comitati e le Associazioni hanno invitato ad intervenire i sindaci e i consiglieri di Albano, Ariccia, Genzano, Castel Gandolfo, Ardea e Pomezia, oltre che i consiglieri regionali, i deputati e i senatori della Repubblica.