POLITICA

Frascati – Presidio Sts, il 17 tavolo tra dirigenza e sindacati. RSU: “Andremo solo se sarà presente la Commissaria”

sts assemblea

Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori della Sts di Frascati, che stamattina si sono riuniti in un’assemblea presidio sotto Palazzo Marconi. Il nodo, che potrebbe confermare la volontà delle rappresentanze e dei dipendenti di proclamare un nuovo sciopero a stretto giro, è rappresentato dall’avanzare lento ma inesorabile del piano di esternalizzazione dei servizi che oggi sono di competenza della multiservizi tuscolana. L’azienda speciale dal passato travagliato e dal futuro incerto, conta ad oggi circa 90 dipendenti, molti dei quali vedranno modificato il proprio contratto di servizio in seguito alla cessione di alcuni comparti a ditte esterne: servizi cimiteriali, informatici, portineria, manutenzione e segnaletica.

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Alcuni rappresentanti sindacali STS

Altri settori (come il servizio ragioneria e il supporto servizi sociali) verranno invece internalizzati dal Comune, con la naturale conseguenza di dover poi esperire un bando pubblico per provvedere a nuove assunzioni. Una sorte che già nelle scorse settimane aveva riguardato il nuovo contratto per le pulizie e che a breve si potrebbe verificare a cascata per gli altri servizi.

Dopo l’annuncio dell’assemblea di questa mattina, la direzione generale dell’Sts ha convocato per venerdì 17 giugno le sigle sindacali (Giammario Innamorato FP CGIL, Massimiliano Morgante CISL FP, Stefano Lulli e Dario Di Mattia CSA) che in questi mesi si stanno occupando della vertenza e che hanno dato la loro disponibilità all’incontro a condizione che siano presenti anche la Commissaria Prefettizia e l’amministrazione comunale.

“Basta con gli incontri fiume che non portano da nessuna parte”. Hanno detto le OO.SS. e la RSU a margine dell’assemblea di questa mattina. “Pretendiamo che l’amministrazione si confronti con noi altrimenti dichiareremo nuovamente lo sciopero. È inutile discutere nuovamente con il direttore generale dell’azienda Niccolò Critti, che in questo momento non ha alcun potere decisionale rispetto a questa vicenda. Stiamo combattendo contro i mulini a vento: non ci ascoltano, non ci ricevono. C’è solo silenzio e nessuna volontà di dialogare e trovare soluzioni. Vogliamo capire perché la Commissaria, rispetto al piano di riequilibrio finanziario, sta prendendo in considerazione solo la parte che riguarda Sts e non invece la vendita degli immobili di proprietà comunale, che rappresentano una parte cospicua del provvedimento. Si stanno tagliando dei servizi che di fatto genereranno un risparmio minimo per le casse comunali e questo avviene sulla pelle dei lavoratori di una società che da due anni presenta un bilancio in attivo”.

C’è attesa dunque per la partecipazione della Commissaria alla riunione di venerdì, anche se le intenzioni sono chiare e marciano spedite: il piano di riequilibrio (con annessi e connessi) era stato deciso dalla precedente amministrazione, democraticamente eletta e manifestazione della volontà popolare. Tanto basta per andare avanti.

C.P.

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