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Il “Visit Grottaferrata Tour” parte con successo. 15 fermate tra paesaggi ed enogastronomia

Un Tour realizzato nei minimi particolari, tra storia, enogastronomia, sport e natura per scoprire e riscoprire i punti strategici della cittadina criptense. Coinvolte aziende vitivinicole – grazie alla collaborazione con l’associazione Vignaioli in Grottaferrata – associazioni, agenzie di viaggio, ristoranti e tantissime attività commerciali

di Eliana Lucarini

Sono 15 le fermate che caratterizzano il percorso del tour di “Visit Grottaferrata Tour”, l’iniziativa partita lo scorso fine settimana e che durerà fino a dicembre, organizzata dal Comune di Grottaferrata, grazie alla sinergia e al coinvolgimento di tante realtà, reso possibile con l’impegno del Consigliere Alessandro Cocco, delegato al Turismo, degli assessori alle Attività Produttive, Gianluca Santilli e alla Cultura, Marco Bosso, e della Pro Loco. Un lavoro accurato e minuzioso per portare a termine un’iniziativa singolare nel suo genere, ideata durante il lockdown e nata con l’obiettivo di rilanciare il patrimonio culturale e il tessuto produttivo di Grottaferrata.

Il punto di partenza del Tour nel piazzale San Nilo, dove l’accoglienza è curata dalla Pro Loco

Ogni terzo fine settimana del mese, cittadini e visitatori possono usufruire gratuitamente di una navetta della Schiaffini Travel, con partenza da piazzale San Nilo, che percorre tutto il territorio della cittadina: dalla parte bassa di Castel De Paolis, fino ad arrivare alla parte alta del Monte Tuscolo. Un itinerario immerso tra i vigneti e le memorie del passato, dove si può godere di un panorama unico che, normalmente, in macchina è difficile scorgere.

Il panorama che si osserva dalla navetta

Distese di vigne che in questa stagione si vestono dei loro colori più belli, profumi inebrianti di uva e di erbe aromatiche che danzano nell’aria seguendo i raggi del sole. Natura, arte, storia ed enogastronomia insieme per organizzare esperienze di viaggio e turismo diverse, dirette ad una platea di visitatori eterogenea: dagli appassionati di vino e buon cibo, ai camminatori, ai ciclisti, alle famiglie con bambini, agli amanti dell’arte e storia del passato.

Il tour prevede, infatti, quindici fermate in punti strategici della città, in ognuna è possibile scegliere le aziende vitivinicole – grazie alla collaborazione con l’associazione Vignaioli in Grottaferrata – nelle quali visitare i vigneti e fare le degustazioni dei vini direttamente in cantina, o la location dove pranzare o solo sorseggiare un aperitivo. In alcune fermate, in abbinamento all’azienda vitivinicola, c’è un percorso storico, dove scendere e riscoprire il passato, con l’aiuto del Gruppo Archeologico Latino e del GAL.

Nelle fermate di San Nilo, Squarciarelli e Poggio Tulliano, è possibile, inoltre, affittare delle biciclette in più punti e scegliere percorsi cicloturistici con i quali continuare il tour. In alternativa, si può scendere per fare una camminata salutare nei boschi intorno alla cittadina, percorrendo il sentiero 508 del Parco dei Castelli Romani, un sentiero conosciuto e apprezzato da tanti camminatori e ciclisti, specialmente nel fine settimana, o il sentiero del Vallone, dove si può fare una sosta per assaggiare i vini di valle Marciana, dopo avere preso un bel panino ripieno di porchetta nei chioschi del piazzale, prima di salire sulla navetta o durante il percorso.

Castelli Notizie ha testato il tour, grazie alla disponibilità del Delegato al Turismo, Alessandro Cocco e del Presidente della Pro Loco, Elisabetta Baratti. Un giro in navetta davvero interessante per riscoprire il territorio e tutte le sue bellezze, accompagnati dai racconti appassionati sulla storia e la cultura legati alla cittadina narrati dal Presidente della Pro Loco Baratti, che donano un fascino in più al viaggio.

L’ingresso della “Tenuta Ranchella”

Si parte dalla prima fermata, dove ad accogliere i visitatori ci sono i volontari della Pro Loco, a Piazzale San Nilo. Dai luoghi archeologici dell’Abbazia di San Nilo e dal Parco Traiano, si scende verso le Catacombe A.D. Decimum, che nel mese di luglio consentiranno nuovamente le visite guidate anche all’interno. Qui, si può approfittare per una visita alla Tenuta Ranchella, dove degustare i vini della zona in una tenuta storica, che ancora custodisce con passione un vitigno antico coltivato già dai Romani, il “virdis”, recuperato da un vitigno di oltre novant’anni, reimpiantato più di dieci anni fa in questi terreni vulcanici, fertili e ricchi di minerali. Nella stessa tenuta è possibile visitare, inoltre, le grotte antiche, scavate nella stratificazione dell’antico vulcano, dove i vini sono mantenuti a circa 12° gradi, e l’antica Villa di Opimiano, nel tenimento di A.D. Decimum con le grotte del primo secolo a.C., che conservano ancora vasi vinari e botti dell’epoca.

Il Presidente della Pro Loco, Elisabetta Baratti, e il Delegato al Turismo, Alessandro Cocco

Si prosegue il giro, fino a sopraggiungere ai vigneti di Castel De Paolis, conosciuta azienda dei Castelli Romani che sorge sulle rovine di un Castello di epoca medievale, a sua volta costruito su delle rovine di epoca romana. L’azienda gode ancora di una “Cisterna Romana”, dove fa riposare le Barrique con i grandi rossi di invecchiamento. Le degustazioni si svolgono così in un ambiente particolare e privilegiato. Gli amanti del trekking, in questa fermata, possono conciliare una visita alla vecchia Cartiera e alla Cascate di San Bartolomeo, che presto saranno messe in sicurezza, e raggiungere il Parco di Squarciarelli.

L’azienda “Gabriele Magno”

Si giunge alle fermate Gabriele Magno e La Torretta, altre esperienze in due cantine e aziende rinomate, dove la tradizione sposa la passione e l’amore per un territorio costituito principalmente da un suolo ricco di arenarie straterellate e tufiti di lave in grandi colate, dove prendono forma vitigni di circa cinquant’anni, che danno vita a vini con aromi e sentori entusiasmanti. Con la camminata del Sentiero del Vallone si può arrivare, inoltre, direttamente da questa fermata all’azienda e al parco di Capodarco.

Poggio Tulliano, Squarciarelli e Green Park sono le fermate dedicate allo shopping e allo sport, al relax nelle aree verdi del “Green-park” e del “Parco della Rimembranza”. A Poggio Tulliano, un’innovativa azienda di bike fornisce biciclette e percorsi ad hoc sul territorio, chioschi caratteristici e forni e pasticcerie forniti danno l’opportunità di riempire lo zaino con il pranzo o la merenda. A Squarciarelli, c’è uno storico ristorante immortalato nella famosa canzone “Arrivederci Roma” e altri locali di successo. Scendendo alla fermata del Green Park si può fare un giro nell’artigianato del bel laboratorio di ceramiche Urbinelli.

Il sentiero 508 del Parco dei Castelli Romani

Il Sentiero 508 del Parco dei Castelli Romani, immerso nella natura, dà l’opportunità di salire fino a Rocca di Papa, attraversando undici chilometri in un sentiero tra alberi secolari, piante autoctone e frutti del sottobosco. Prima di iniziare la passeggiata, si possono provare i deliziosi Biscotti di Bele, menzionati qualche mese fa tra i migliori biscottifici d’Italia dal Gambero Rosso.

La navetta sale poi verso il Tuscolo, prima nella zona bassa e poi in quella dell’area archeologica. Area che custodisce la memoria di questi luoghi. Visitare i resti nell’area archeologica Tusculum è sempre un’occasione coinvolgente, che per qualche ora dà la possibilità di immergersi nel cuore storico e culturale dei Castelli Romani, e di calarsi nelle vicende di epoche storiche differenti: dalle origini preromane della città latina, fino alla distruzione avvenuta nel 1191. In questa tappa, Alessandro Cocco ed Elisabetta Baratti raccontano la nascita, gli obiettivi e le peculiarità di questo progetto.

Si avvicina l’arrivo e la fine del tour, ma non prima di raggiungere fermate con altre location distintive come Villa Ferrata, Villa Grazioli e Villa Cavalletti, ville di interesse storico e paesaggistico. Villa Ferrata, location di eventi dove godere dell’eleganza in stile rinascimentale e di un parco di circa 20.00 mq. Villa Grazioli, antica villa cardinalizia immersa nel verde a pochi passi dalla città di Frascati dove sono custoditi diversi affreschi storici autentici, fa parte delle dodici Ville Tuscolane fatte costruire dalla nobiltà papale nl XVI secolo, ed ospita oggi una struttura ricettiva conosciuta e apprezzata sul territorio.

Il Parco di Villa Cavalletti

Villa Cavalletti, altra location tra le residenze estive e i palazzi nobiliari denominati poi “Ville Tuscolane”, scelte fin nel corso del Cinquecento e del Seicento dai rappresentati del clero e della nobiltà, oggi tenuta agricola tra Grottaferrata e Frascati, che offre vigneti e oliveti che producono, seguendo l’agricoltura biologica, vino e olio pluripremiati.

Nel parco della Villa, si incontrano tanti visitatori arrivati per l’iniziativa “Vigne, oliveti e Cucine Aperti”, che ascoltano affascinati le erudite narrazioni della guida che li accompagna, pronti ad assaporare, poi, olio e vino, tra gli alberi secolari e i buoni odori emanati dalle erbe aromatiche di cui il luogo è straordinariamente ricco. L’ultima fermata è dedicata ai bambini che nel parco “Vivi Avventura” possono vivere momenti di svago divertendosi e provando percorsi tra gli alberi e la natura.

I visitatori a Villa Cavalletti

Un’iniziativa che ha alle spalle un’attenta programmazione, ma soprattutto, la consapevolezza che senza l’unione si va poco lontano. Quello che viene fuori è proprio una sinergia completa che raccoglie istituzioni, associazioni, attività commerciali, aziende vitivinicole, ristoranti che hanno programmato il tutto con un unico obiettivo: la riscoperta del patrimonio artistico culturale e della bellezza dei luoghi del territorio, per risvegliare pure il tessuto produttivo di un paese che ha tutte le potenzialità per farlo. Così rileva, pure, a Villa Cavalletti, il Presidente dell’Associazione Vignaioli in Grottaferrata, Tiziana Torelli: “Un progetto che durante il lockdown si è consolidato, ma che ha radici precedenti. Già del 2019, infatti, avevamo iniziato a lavorare in questa direzione. Durante il Covid, siamo riusciti a costruire un solido tavolo di lavoro. Ora siamo un gruppo, nel quale ognuno mette il meglio di sé con grande spirito di collaborazione, per ripartire dall’identità di questo territorio, valorizzare le tradizioni attraverso la memoria, tutti parte dello stesso ruolo. La navetta e il Tour rappresentano al meglio tutto questo!”.

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