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San Cesareo – Rumori a Campo Gillaro, dai rilevamenti Arpa del 2019 “valori non conformi” ma mai comunicati

bitumificio

Che i rumori a ridosso dell’impianto della Paolacci s.r.l. siano assordanti i cittadini di Campo Gillaro lo ripetono da anni, ma dal Comune di San Cesareo si continuava ad invocare l’intervento dell’ARPA per effettuare i rilevamenti fonometrici. L’ultima richiesta in ordine di tempo è quella del 3 giugno, in cui la Sindaca Alessandra Sabelli, a seguito dell’ennesima segnalazione di rumori, polveri e miasmi fatta dal Comitato Pro Colle Campo Gillaro, sollecitava all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale “appositi sopralluoghi/ispezioni nella citata località onde verificare le esposte violazioni sull’impatto ambientale”, nonché di effettuare in tempi brevi “una valutazione dell’impatto acustico dell’impianto”.

Di questi rilevamenti, però, non si era saputo più nulla finché il Comitato Campo Gillaro con un’istanza di accesso agli atti scopre che ARPA in realtà aveva già dato una risposta al Comune di San Cesareo: il 28 gennaio 2020 ARPA aveva scritto nero su bianco che i rilevamenti eseguiti in data 15/10/2019 avevano “evidenziato valori non conformi“, motivo per cui “questa Agenzia, con nota separata, ha proposto al trasgressore il pagamento in misura ridotta ex art. 16 Legge 24.11.1981 n.689 della sanzione amministrativa prevista dall’art. 10 della L.Q. 447/95″. Questo antefatto spiega la risposta di ARPA all’ulteriore richiesta di intervento da parte del Comune di San Cesareo lo scorso 3 giugno, in cui si specifica che i rilevamenti sono già stati fatti e che il Comune è in possesso sia dei risultati sia delle valutazioni espresse dall’Agenzia: “a seguito del rilievo fonometrico effettuato dal personale di questa U.O., il giorno 15/10/2019 sono stati rilevati valori non conformi alla vigente normativa. Comunicati al Comune di San Cesareo con note prot. ARPALAZIO n. 5414 del 28/01/2020 e n. 28/01/2020. A seguito di quanto sopra, il trasgressore avrebbe dovuto procedere alla presentazione di un piano di risanamento acustico a Codesto Comune che avrebbe analizzato e valutato se le modifiche presentate fossero sufficienti a eliminare il disturbo acustico e quindi rilasciare un nuovo NOIA“.

A questo punto è ARPA stessa a chiedere al Comune di farle sapere se si è provveduto a quanto prescritto e “quali siano stati i provvedimenti intrapresi“, mentre dal Comitato Pro Colle Campo Gillaro si esprime rabbia e amarezza tanto per il mancato intervento dell’amministrazione quanto per essere stati costretti a scoperchiare questo vaso di Pandora tramite un accesso agli atti: “a gennaio di quest’anno il Comune di San Cesareo aveva ricevuto i rilievi fonometrici attestanti la NON CONFORMITA’ dei valori alla normativa vigente e non si è attivato in alcun modo, né per far cessare i rumori assordanti né per sanzionare il trasgressore. Il Comitato, nella totale assenza delle istituzioni comunali interpellate a febbraio, anche con un atto di diffida sull’inquinamento acustico, è stato costretto a proporre istanza di accesso agli atti ad Arpa Lazio, ed è così che è stato scoperto il gioco delle nostre istituzioni: mentre inviavano al nostro comitato delle mail rassicuranti sul loro pronto intervento e richieste di verifiche all’Arpa, avevano già ricevuto a gennaio i rapporti di verifica da cui risultavano i valori non conformi”.

Al Comitato Campo Gillaro, che dichiara di voler procederecon ogni mezzo consentito dalla legge per far valere i propri diritti e smascherare il familiarismo e favoritismo istituzionale”, fa eco l’Associazione Aria Pulita con un comunicato in cui si evidenzia la perdita di fiducia nei confronti dell’amministrazione Sabelli, responsabile di aver “omesso dei documenti così importanti e non aver attuato alcun piano di risanamento nei confronti dell’azienda citata così come richiesto da ARPA”, e conclude chiedendo le dimissioni della Presidente della Commissione Consiliare Temporanea, Annalisa Benincasa.

Elena Campolongo

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