Passi in avanti sostanziali, a Lanuvio, per la realizzazione di un collegamento verticale tra il parcheggio di Piazza della Repubblica e la soprastante Piazza di Santa Maria Maggiore. Con la determina firmata il 9 giugno e l’approvazione dell’accordo coi proprietari, si è tracciato il solco che porterà all’attesa opera pubblica, che culminerà con l’apposizione del sospirato ascensore.
A spiegare in aula consiliare il progetto, nei mesi scorsi, era stato il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici, Andrea Volpi, che aveva ricordato come “già dal 2015 era iniziato un lavoro di discussione con la Soprintendenza e il Parco dei Castelli Romani per ricercare una soluzione idonea a garantire al centro storico un ulteriore punto d’accesso, oltre a quello carrabile, con l’obiettivo di recuperare la cinta muraria e valorizzare il parcheggio, con contestuale abbattimento delle barriere architettoniche”.
Un intervento cui si è giunti dopo aver vagliato diverse alternative, “sviscerando pregi o difetti di ogni soluzione”. “L’area di atterraggio è privata e tramite accordo bonario e una valutazione fatta dall’ufficio tecnico abbiamo raggiunto un accordo bonario coi diversi proprietari, senza necessità di procedure di esproprio”, aveva spiegato in aula consiliare l’assessore Volpi.
Lo scopo, manco a dirlo, è quello “di rendere il centro storico più attrattivo a livello turistico e culturale. Non è pertanto un’opera pubblica fine a se stessa – ha dichiarato Volpi -, ma un intervento che rientra all’interno di un progetto d’insieme molto più articolato”.
L’acquisto delle aree interessate all’opera, limitrofe e connesse al prestigioso Palazzo Colonna, all’interno del quale nel 1535 nacque Marcantonio Colonna, l’eroe della battaglia di Lepanto, contribuirà ad arricchire il Patrimonio comunale con la possibilità di arredare un angolo del borgo lanuvino di particolare rilevanza storica, centrando così un obiettivo che era tra quelli contenuti nel programma elettorale della coalizione che sostiene la Giunta Galieti.
(articolo tratto dall’Edizione cartacea di Castelli Notizie: CLICCA QUI per SFOGLIARLA)
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