“Io non ti abbandono” è la campagna lanciata dal Comune di Lariano per “promuovere una sensibilizzazione volta a prevenire e contenere il fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento degli animali”.
“È compito di tutti noi fare appello alle coscienze, smuovere gli animi e far sentire la propria voce per sensibilizzare i nostri cittadini su questo delicato tema”, fa sapere in merito l’assessore Emanuele Palmieri.
Funzionario della Polizia locale della Città metropolitana Roma Capitale, attuale responsabile del settore stradale Roma Sud, l’assessore Palmieri, che in passato si è occupato sia del settore ittico venatorio che di quello ambientale, oggi conta tra le sue deleghe anche quella per la protezione civile e per la tutela degli animali, oltre a quella per l’arredo urbano, parchi e giardini.
“Avere un animale – ha dichiarato l’assessore -, oltre al piacere che se ne può trarre, presuppone un’assunzione di responsabilità. Per i cani, in particolare, è obbligatorio l’innesto del microchip, una serie di vaccinazioni e la registrazione presso l’anagrafe canina. Nell’ottica di fornire un supporto maggiore abbiamo deciso di organizzare una giornata di microchippatura gratuita a Lariano, nei mesi di settembre/ottobre”.
“Questa iniziativa – ha aggiunto l’assessore Palmieri a Castelli Notizie – spero possa essere di aiuto/stimolo per coloro che non hanno provveduto in tal senso, ed un contributo concreto contro l’abbandono degli animali”.
L’iter legislativo in caso di avvistamento di una cane randagio prevede che la Polizia locale sia il primo riferimento, per poi passare alla visita presso il canile sanitario, nel nostro caso Albadog di Pomezia, e successivamente al trasferimento dell’animale presso un canile comunale, individuato per il Comune di Lariano nel Canile Rifugio “Amici degli animali SRL” di Artena, secondo l’ordinanza n.134e n. 766 del 21/12/2020″.
È quindi comprensibile l’importanza della presenza del microchip che consente di ricongiungere l’animale al suo ansioso proprietario, visto che si può perdere anche nel ricorrere giocosamente un altro amico a quattro zampe.
“Siamo consapevoli che il microchip da solo non può risolvere il problema del randagismo, ma è sicuramente un piccolo tassello per il miglioramento della situazione nella speranza che porti allo sviluppo di una migliore coscienza etica e umana”. ha concluso Emanuele Palmieri al nostro giornale.
Doriana Beranzoli
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